“Caro amico, col ca..o”. Cruciani a valanga contro l'ultima di Soumahoro

Il conduttore della Zanzara smonta l'ultima proposta paradossale dell'ex sindacalista: "Fine Ramadan festa nazionale? La laicità dello Stato non c'entra nulla"

“Caro amico, col ca..o”. Cruciani a valanga contro l'ultima di Soumahoro
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Soumahoro chiama, Cruciani risponde. La partita a scacchi mediatica tra l’ex parlamentare di Verdi e Sinistra Italiana, Aboubakar Soumahoro, e il giornalista di Radio 24, Giuseppe Cruciani, è una sfida a senso unico. Troppo facile per il conduttore della Zanzara prendere e smontare in piccoli pezzi i deliri ideologici dell’ex sindacalista di origini ivoriane.

E l’ultima trovata di Soumahoro, come da copione, non fa eccezione. Solo due giorni fa il parlamentare, ora passato al gruppo Misto, ha annunciato di aver presentato una proposta per rendere festivo anche in Italia il giorno dopo la fine Ramadan. Una festa nazionale giustificata, con sprezzo del ridicolo, con i "i principi della laicità dello Stato e della pluralità religiosa previsti dalla Costituzione". Un paradosso in termini che, ovviamente, ha fatto scaldare l’animo di Cruciani durante l’ultima puntata della Zanzara.“Allora ragazzi, vi faccio oggi un nome: Aboubakar Soumahoro”, ha esordito Cruciani. Poi, a stretto giro, arriva la stoccata: “È l’italiano preferito da un signore che si chiama David di nome e Parenzo di cognome. Vuole proclamare festa nazionale in nome, che non c’entra un ca...o, della laicità dello Stato”.

Con tutte le possibili giustificazioni, infatti, quella della “laicità dello Stato” fa acqua da tutte le parti. Proporre l’ennesima celebrazione religiosa, sulla scia della polemica per la scuola di Pioltello, chiusa per la festa islamica, significa bombardare metaforicamente i principi di laicità. Non il contrario, come crede o fa finta di credere il parlamentare. "Cosa c’entra? – si chiede ironicamente Cruciani - È esattamente in contrario a limite”, attacca il giornalista.

Che poi si rivolge direttamente all'ex sindacalista di origini ivoriane: "Caro amico mio, per la carità di Dio si può fare tutto, ma andate a trattare con lo Stato. Andate a trattare col ministro Valditara”.

Il tutto senza celare il giudizio estremamente negativo in merito: “Ma la mia risposta personale – sentenzia il conduttore - e credo della maggioranza degli italiani, è solo questa: col ca...o!". Poche e semplici battute che, con grande facilità, colpiscono e affondano la proposta autocelebrativa di Soumahoro.

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