Fini in cerca di una poltrona. Ma Berlusconi lo smaschera: "Ha tradito chi lo ha eletto"

Duro scontro tra i due ex alleati. Fini scalda i motori: pronto a sostenere Monti per conservare il posto. Il Cav: "È un traditore"

Fini in cerca di una poltrona. Ma Berlusconi lo smaschera: "Ha tradito chi lo ha eletto"

E torna a parlare Gianfranco Fini. Mentre i sondaggi quotano Futuro e Libertà attorno all'1%, il presidente della Camera cerca di trovare un posto al sole. E per non perdere la poltrona è subito pronto a saltare sul carro di Mario Monti e sostenere l'agenda del Professore. Niente di nuovo, insomma. Tanto che, in mattinata, Silvio Berlusconi non ha risparmiato per l'ex alleato pesanti critiche. "Casini e Fini sono le persone peggiori che ho incontrato nella mia vita. Sono traditori non miei, ma di chi li ha eletti".

Intervistato da Alessandro Banfi per L’intervista della domenica di Tgcom24, Berlusconi è tornato ad attaccare gli ex alleati spiegando che sul tradimento di Fini la ragione è ancora oscura: "Ancora oggi non riusciamo a capire cosa possa aver spinto Fini a prendere 35 parlamentari e passare all'opposizione per dare vita a un partito che è stimato ora intorno all'1%". Evidentemente l'operazione era più grossa. Secondo indiscrezioni di palazzo riportate dallo stesso Berlusconi durante una conferenza stampa a Palazzo Grazioli, qualcuno aveva promesso al presidente della Camera il Quirinale."Casini mi ha sempre detto che sarebbe tornato davanti a un mio passo indietro - ha continuato l'ex presidente del Consiglio - io ne ho fatti tre ma è sempre rimasto là, vicino alla sinistra e quindi ho dovuto ripresentarmi facendo un grande sacrificio e abbandonando una prospettiva che prevedeva la costruzione di ospedali per bambini, occuparmi dell’università della libertà e pensare al Milan". Per Berlusconi è stato un sacrificio tornare al centro della "politica politicante". E, così, si è visto costretto all'ennesimo confonto con i suoi ex alleati che stanno elemosinando una poltrona da Monti. Sia Fini sia Casini sperano, infatti, in un Grande Centro che permetta loro di avere un posto al sole nella prossima legislatura. Non a caso, appena il Professore ha finito di esporre il manifesto "Cambiare l'Italia per riformare l'Europa", il leader del Fli ha subito fatto sapere di essere pronto a sostenere, "senza riserve mentali, personalismi o interessi di parte", l’agenda "liberale e riformatrice" di Monti. Secondo Fini, infatti, il premier dimissionario rappresenta "l’unica alternativa possibile alla riedizione dello scontro tra la sinistra di Bersani e Vendola e il populismo antieuropeo di Berlusconi".

In realtà, l'appoggio dei centristi a Monti non sembra distogliere il premier uscente dalla possibilità di allargare le alleanze anche ai democratici. In più passaggi, infatti, il Professore ha strizzato l'occhio a Pier Luigi Bersani invitandolo a rompere l'asse con l'ala più radicale rappresentata da Nichi Vendola e Susanna Camusso. Uno scenario che sembra preoccupare anche Berlusconi che, all'Arena di Massimo Giletti, ha ironizzato raccontando di aver avuto un incubo in cui al governo "c’era di nuovo Monti con Ingroia alla Giustizia, Di Pietro alla Cultura, Fini aveva le fogne e Vendola alla famiglia".

A stretto giro la risposta piccata del presidente della Camera che ha detto chiaramente di preferire "essere un incubo notturno di Berlusconi che un suo complice nel trattare l’Italia come un bottino da spartire".

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