di Q uesta della «Notte dei musei» è una trovata dozzinale che ha però un risvolto farsesco, espresso dalle parole dell'ideatore, il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini: «L'occasione buona per far conoscere i musei a un pubblico più vasto». Nel presupposto che attorno alle 23 gli interessi culturali aumentino d'intensità? O che al popolo della notte germogli una voglia di conoscenza artistica inavvertita durante il giorno?
Comunque sia, una occasione la «Notte dei musei» l'ha davvero offerta: quella di toccar con mano l'insania del reticolo di normative sindacali frutto di concertazione. Che a sua volta conforta l'indisponibilità allo spirito di servizio (ma anche l'attitudine a batter la fiacca) non peculiare, questo davvero no, ma non proprio estranea al pubblico impiego. E così, la «Notte dei musei» è possibile solo se, come da regola sindacale, sia presente in ogni sito «almeno un terzo dei dipendenti e che l'adesione di questi sia volontaria». Volendo andar «d'accordo con la ratio della regola», come dottamente puntualizza Franceschini, per essere disponibile al popolo della notte il bene culturale conosciuto come Colosseo abbisogna di 15 dipendenti in loco. Dieci li ha forniti il ministro stesso, ma i cinque da reperire fra il personale interno non si sono ancora trovati. Non un volontario e sì che si tratta di quattro ore - dalle otto alla mezzanotte poi tutti a casa - ovviamente pagate in regime di straordinario. E senza volontari (cinque, non cinquanta) il Colosseo, mica il museo delle figurine Panini, il 17 maggio non sarà agibile a quel «pubblico più vasto» che di giorno non gli ha mai prestato e mai presterà interesse, ma se in notturna accorrerebbe a frotte.
Un bel pasticcio che rischia di compromettere l'«immagine» (da un po'di tempo sembra che il mondo guardi solo a noi, e dopo Genny 'a carogna ci manca anche il Colosseo che va a letto presto) dell'evento franceschiniano e che il pittoresco sindaco di Roma, Ignazio Marino, pensa di risolvere buttandola sul mettetevi una mano sulla coscienza «di fronte al desiderio (notturno, ndr) di tanti turisti e romani di visitare uno dei luoghi di maggiore attrazione». Magari qualcuno s'intenerisce e alle fine i cinque volontari saltano fuori. Però, che Paese...
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.