Ospite del programma di Rete 4 "Zona bianca", il segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, ha tracciato la linea per il futuro per Forza Italia, sempre nel solco di quanto fatto da Silvio Berlusconi fino alla sua scomparsa. "Non esiste un altro leader al di fuori di Berlusconi, dobbiamo raccogliere la sua eredità e trasformare in realtà i suoi sogni, dobbiamo lavorare insieme perché Forza Italia possa essere il perno della vita politica italiana, il centro che sia la dimora di riformisti, garantisti, cristiani, liberali atlantisti, europeisti, un progetto alternativo alla sinistra fondamentale per un centrodestra di governo", ha spiegato il vicepremier.
Tajani, quindi, ha aggiunto: "Vogliamo essere la dimora dei moderati italiani". Il ministro degli Esteri ha assicurato che il pensiero politico del Cavaliere, come già affermato nelle ultime settimane dagli esponenti di Forza Italia, è destinato ad andare avanti, così come fu per De Gaulle. "Mi ha dato molto in 30 anni", ha detto Tajani osservando che il più grande insegnamento è stata l'umiltà. "Prima di avere i gradi bisogna essere dei buoni soldati", ha concluso con una metafora alla vita militare e alla sua precedente esperienza con la divisa.
Con la scomparsa del Cavaliere si era aperta la discussione sul possibile erede per la carica di presidente e tutti i riflettori erano stati puntati proprio su Antonio Tajani, da anni ormai numero due del partito finché Berlusconi è stato in capo. Tuttavia, i vertici del partito hanno stabilito che con la morte del Presidente non ci sarebbe stato un successore diretto in questo incarico e così il ruolo apicale è ora quello di segretario, ricoperto dal vicepremier, com'era logico che fosse considerando la storia del partito degli ultimi anni. "Noi dobbiamo solo cercare di raccogliere la sua eredità e lavorare insieme per far sì che FI sia la pietra angolare della politica italiana", ha proseguito Tajani.
Quindi, il segretario di Forza Italia ha ribadito di essere d'accordo con Matteo Salvini sul tema della pace fiscale e ha ribadito la linea del partito sulla riforma della Giustizia, che comprende anche la separazione delle carriere per i magistrati, sottolineando che "la riforma della giustizia è
complessiva. Il punto qualificante, per quella penale, è che dobbiamo garantire il cittadino, bisogna separare le carriere. La riforma della giustizia non va contro i magistrati, anzi, esalta il ruolo del giudice terzo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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