Crollano gli sbarchi nel Mediterraneo. La mossa del governo Meloni

Nei primi sei mesi del 2024, secondo l'agenzia Frontex, gli sbarchi sono crollati del 61% nella rotta del Mediterraneo centrale e del 72% nei Balcani occidentali

Crollano gli sbarchi nel Mediterraneo. La mossa del governo Meloni
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Crollano di circa un terzo gli sbarchi di migranti irregolari nell'Unione Europea nei primi sei mesi di quest'anno e, in termini assoluti, gli arrivi si fermano a quota 94mila persone. A certificarlo è l'agenzia Frontex che registra una riduzione del 72% dalla rotta dei Balcani occidentali e un -61% dal Mediterraneo centrale, mentre gli sbarchi continuano ad aumentare nella rotta dell'Africa occidentale (+174%) e nella frontiera terreste orientale (+148%).

"La rotta del Mediterraneo Centrale, che un anno fa aveva registrato il maggior numero di attraversamenti irregolari, ha continuato a mostrare una tendenza al ribasso negli ultimi mesi", si legge nella nota diffusa da Frontex dove, però, si sottolinea che questa rotta, nonostante il drastico calo, resta la più attiva con quasi 26mila rilevamenti. Un segnale significativo è la diminuzione del 71% degli sbarchi nel mese di giugno, pari a 4500 unità. Nel Mediterraneo Orientale, la seconda rotta migratoria più attiva, c'è stato, invece, un aumento del 75%, pari a quasi 25mila persone sbarcate. Ancora più elevate le cifre registrate per la rotta dell'Africa occidentale con un +174% di arrivi di migranti irregolari arrivati sulle coste spagnole delle Isole Canarie, pari a 20mila unità di cui 2600 sbarcate solo nel mese di giugno.La rotta dei Balcano occidentali ha visto, invece, una diminuzione del 72% negli ultimi sei mesi, pari a 10.640 unità. Sempre nello stesso periodo si è registrato anche un aumento del 148% degli attraversamenti irregolari delle frontiere terrestri orientali, pari a ben più di 6.700 persone, perlopiù ucraini. Sulla rotta della Manica, il numero di rilevamenti nei primi sei mesi del 2024 è aumentato del 24%, toccando soglia 27.100 unità.

"A confermare l'efficacia delle politiche del governo Meloni sulla gestione dei flussi migratori arrivano i dati di Frontex", commenta il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti.

Secondo l'esponente meloniano il governo ha il merito di aver coinvolto "le nazioni di origine e di transito nella lotta ai trafficanti di morte attraverso soluzioni strutturali come il Piano Mattei per l'Africa sfruttando il nostro ruolo geopolitico strategicamente importante" Foti ricorda l'importanza dell'esposto che il presidente Meloni ha presentato riguardo al click-day e il coinvolgimento delle altre nazioni europee nel sostenere il diritto dei popoli africani a non emigrare trovando le condizioni per restare a vivere e lavorare nella loro terra natìa "con buona pace - conclude Foti - di quelle forze politiche di sinistra che vedevano nell'immigrazione incontrollata un potenziale serbatoio di voti".

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