Roma - Alla riunione del G7 di Pescara, con tutti i ministri dello Sviluppo, dal 22 al 24 ottobre si discuterà di sicurezza alimentare e sistemi agroalimentari sostenibili, infrastrutture e investimenti sostenibili, salute globale, clima, finanza e malnutrizione infantile.
Antonio Tajani, vicepremier e titolare di Esteri e Cooperazione internazionale (in quest’ultimo ruolo aprirà il G7), insiste molto sul nuovo approccio strategico verso l’Africa, promosso dal nostro Paese e fondato su partenariati paritari e crescita economica condivisa. Accanto a lui, alla conferenza stampa alla Farnesina, è seduto l’omologo polacco Radoslaw Sikorski, che condivide il progetto di missioni congiunte, anche per risalire alla radice dell’immigrazione. Ambedue parlano di “identità di vedute sulle grandi strategie”.
“Non possiamo abbandonare l’Africa a Russia e Cina - dice Tajani-, dobbiamo aiutare questa terra che è anche ricca di risorse naturali, per prevenire la fuga dei suoi abitanti. Noi abbiamo il nostro Piano Mattei, ce ne sono altri, ma la risposta dev’essere a livello europeo”.
Il ministro, che sarà lunedì in Israele e a Ramallah, commenta la notizia dell’uccisione del capo militare di Hamas, Sinwar. “Credo che così - dice - Israele possa aver compiuto la sua azione di autodifesa e mi auguro che questo possa portare ad un cessate il fuoco a Gaza".
A Pescara si dovrà lavorare anche per aiutare la “pace, con la soluzione di due popoli in due Stati”, e Tajani aprirà la tre giorni con una conferenza internazionale umanitaria sul Medio Oriente. L’escalation del conflitto, sottolinea Tajani, con l’”inaccettabile”attacco alle basi Unifil, rende necessaria una risposta umanitaria rapida e incisiva. A Pescara ci saranno rappresentanti delle Nazioni Unite, della società civile e delle associazioni di categoria e uno degli obiettivi è rafforzare il coordinamento internazionale umanitario sul Medio Oriente, per far fronte in particolare alla difficile situazione in Libano e a Gaza. “A Israele chiedero’ di arrivare ad un cessate il fuoco e di non toccare le basi Unifil: abbiamo detto e ripetuto che i soldati italiani non si toccano. Insisteremo su questo punto con fermezza”, Tajani sottolinea che all’Anp continuerà a ripetere di essere per uno Stato palestinese, certamente non guidato da Hamas.
Quanto all’l’Ucraina, Tajani e Sikorski dicono che il sostegno a Zelensky non è in
discussione e si deve costringere la Russia ad una “pace giusta”. A gennaio inizierà il semestre di presidenza polacca dell’Ue e i due Paesi contano molto su azioni comuni, su immigrazione, difesa comune, cambiamento climatico.
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