Gianna Pentenero, l'educatrice nelle coop a cui il Pd si affida il per il Piemonte

Assessora all'Istruzione alla Regione per due volte, è stata scelta per rappresentare il Partito Democratico alle prossime elezioni locali: senza il sostegno dei 5 Stelle, sarà più difficile sconfiggere il centrodestra di Cirio

Gianna Pentenero, l'educatrice nelle coop a cui il Pd si affida il per il Piemonte
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A meno di clamorosi colpi di scena, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle andranno da soli con un proprio candidato alle elezioni regionali che si terranno in Piemonte i prossimi 8 e 9 giugno, in concomitanza con il voto per scegliere il prossimo Parlamento europeo. La scelta effettuata in totale autonomia da Pd qualche giorno fa ha provocato lo strappo con i grillini nel territorio a Nord-Ovest dell'Italia che - almeno in questa circostanza - ritorneranno alle origini, senza quindi inserirsi in nessuna coalizione. Troppo evidenti i contrasti con la classe dirigente locale dem, soprattutto per una tema dirimente in quella regione come quello del Tav. Il risultato è che, tra il vicepresidente del Consiglio regionale Daniele Valle e la vicepresidente nazionale del partito (molto vicina alla Schlein) Chiara Gribaudo, alla fine a spuntarla è stata la terza in comodo: ovvero Gianna Pentenero, attuale assessora alla Sicurezza della Comune di Torino nella giunta di centrosinistra guidata da Stefano Lo Russo. Sarà quindi lei a sfidare alle urne tra un mese e mezzo il governatore uscente Alberto Cirio (riconfermato come candidato del centrodestra) per sancire chi sarà il prossimo capo della Giunta piemontese.

La doppia esperienza come assessore regionale

Gianna Pentenero compirà 60 anni proprio nel giorno in cui si apriranno i seggi elettorali per le Regionali in Piemonte (8 giugno). Nata a Chivasso, a pochi chilometri da Torino, ha tuttavia sempre vissuto in realtà a Casalborgone, un piccolo comune di cui è stata anche sindaca dal 1993 al 2004, per ben tre mandati consecutivi. La sua esperienza politica, del resto, prosegue ormai da più di trent'anni. Nel 2005, infatti, viene nominata assessora all'Istruzione e alla Formazione professionale nelle giunte regionali presiedute da Mercedes Bresso (fino al 2010) e da Sergio Chiamparino (dal 2014 al 2019). Nel frattempo, si laurea con 110 e lode in Scienze dell'educazione con tesi dal titolo: "Metodologia della Ricerca Sociale - Educare nella società postmoderna: Strategie innovative della Regione Piemonte". È particolarmente cocente per lei la batosta del no alla deroga che le avrebbe permesso di candidarsi ancora una volta del Partito Democratico nel 2019. In ogni caso, l'assessora decide poi comunque di rimanere comunque nella dirigenza del partito, dove ottiene la delega al Lavoro nella segreteria metropolitana.

Dall'ottobre 2021 fa parte della squadra del sindaco Lo Russo alla guida del capoluogo piemontese con deleghe a Lavoro e Polizia locale. Prima di intraprendere questa nuova avventura istituzionale, aveva deciso di ritornare a svolgere il mestiere interrotto vent'anni fa, quando era stata arruolata da Mercedes Bresso: ovvero quello dell'educatrice per l'inserimento lavorativo di soggetti deboli presso la cooperativa Valdocco. Pur con un passato da "prodiana", man mano si è avvicinata a idee più radicali. Un anno e mezzo fa fece molto discutere una sua presa di posizione pubblica contro lo sgombero del centro sociale violento Askatasuna, ospitato in uno stabile di corso Regina Margherita 47 occupato abusivamente da quasi 30 anni. Pentenero predicava prudenza, convinta che la procedura di avvio della pratica di sgombero non avrebbe risolto il problema ma avrebbe finito per crearne inesorabilmente degli altri: "Lavoriamo tutti per la legalità e rispetto delle regole, ma l'equilibro non si crea solo con una forma repressiva pesante".

Le passioni e gli obiettivi di Gianna Pentenero

Nel gioco delle correnti del Pd, Pentenero ha sostenuto inizialmente alle ultime primarie Gianni Cuperlo prima di puntare tutto come segretario nazionale al ballottaggio su Elly Schlein, con cui i rapporti non sono stretti. Alle ultime elezioni di Torino, è la più votata. Dice di ispirarsi a Cavour, il suo torinese preferito, e simpatizza per la Juventus. Al calcio preferisce però il basket. In tribuna d'onore nelle ultime Final Eight di Coppa Italia l'hanno vista parlare a lungo con Giorgio Armani, patron della squadra di Milano: "L'ho invitato a fare un tour di Torino", aveva confidato. Con tappa in piazza Vittorio, il suo luogo preferito del capoluogo. Il discorso di Gianna Pentenero nell'accettare la candidatura a presidente della Regione Piemonte è stata a dir poco lapidario: "Si è cercato di unire e di costruire.

Se non fosse stato così non avrei accettato. Ringrazio Valle e Gribaudo per il passo di lato. Adesso ci attende un lavoro di pochi mesi ma duro e complesso. Ricordando come nulla sia impossibile".

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