È stata istituita per il 15 dicembre la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico. Oggi il ministro Giuseppe Valditara ha incontrato una rappresentanza, da tutte le regioni d’Italia, di dirigenti scolastici, docenti e personale ATA. “Oggi è una giornata importante perché per la prima volta viene dato rilievo istituzionale al tema del rispetto nei confronti del personale della scuola. Ed è anche significativo che le numerose misure siano avallate dai cittadini italiani: c’è consenso sul fatto che bisogna ridare autorevolezza nei confronti del personale della scuola e che le misure fin qui adottate vanno nella direzione giusta, penso alla sanzione pecuniaria da 500 a 10 mila euro per le aggressioni, penso alle attività di cittadinanza solidale” la soddisfazione del titolare dell'Istruzione e del Merito.
“Pensiamo ai social: nei social, anche grazie ai leoni da tastiera, prevalgono l’odio, le offese, le ingiurie, le minacce in alcuni casi. Pensiamo ai videogiochi in cui ammazzare una persona è una cosa normalissima. Capite che messaggio devastante? Di rispetto non c’è nulla. C’è la crisi del rapporto scuola-famiglia, con la famiglia che in molte occasioni non sa dire di no” ha aggiunto Valditara:“I no aiutano a creare rispetto verso tutti coloro che vivono in società. La scuola è un luogo strategico dove ricostruire questo valore fondamentale. Dobbiamo ripristinare l’autorevolezza di chi lavora per la scuola e dobbiamo anche ripristinare l’autorità del personale, che non ha nulla a che fare con l’autoritarismo”. A proposito delle sanzioni, il ministro ha tenuto a precisare che “non sono concepite con il gusto sadico di voler punire, ma sono concepite per educare e fare crescere, per far sì che l’autorità venga rispettata e che il ragazzo possa capire”.
Valditara si è anche soffermato sugli istituti occupati da studenti e collettivi, un fenomeno in crescita, così come gli episodi di devastazione. "Vedo purtroppo situazioni di scuole devastate, da ultimo il Virgilio, a Roma, senza contare il Gullace incendiato, 2 milioni di euro di danni. La responsabilità individuale è fondamentale" la sottolineatura del ministro: "Credo che la Giornata del rispetto sia la sintesi programmatica di una intera politica, significa rispettare chiunque, a prescindere, il valore più bello e importante che dobbiamo insegnare alla società, la scuola come centro strategico, nevralgico, che irradia una nuova civiltà a una società che si è un pò persa, ha perso il senso dell'educazione, della gentilezza, del rispetto".
I dati sui fenomeni di violenza contro il personale scolastico raccolti dal ministero di Valditara sono significativi. Dall’annata 2022-2023 all’annata 2023-2024 gli episodi sono quasi raddoppiati: da 36 a 68 episodi di violenza segnalati. Gli episodi riguardano tutto il personale scolastico, principalmente il personale docente. Gli aggressori sono soprattutto gli studenti e i loro familiari. Nell’annata 2024-2025 sono già stati registrati casi di violenza.
La legge che all’articolo 3 istituisce sulla Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico è entrata in vigore lo scorso 30 marzo e interviene sui numerosi episodi di violenza registrati nei confronti di presidi, docenti e personale ATA sia da parte degli studenti che dei loro familiari. L’articolo 1 del testo prevede l’istituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico, con l’obiettivo di monitorare, studiare, informare e sensibilizzare sul fenomeno. Poi, l’articolo 2 riguarda la promozione dell’informazione da parte del ministero guidato da Valditara.
Gli articoli 4, 5 e 6 intervengono sul codice penale. L’articolo 4 modifica l’articolo 61 c.p. inserendo il n. 11-novies con un’ulteriore circostanza aggravante comune, consistente nell’”avere agito, nei delitti commessi con violenza o minaccia, in danno di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola, a causa o nell’esercizio delle loro funzioni“. L'articolo 5 interviene invece sull’articolo 336 c.p. (Violenza o minaccia a un pubblico ufficiale) introducendo il seguente comma: “La pena è aumentata fino alla metà se il fatto è commesso dal genitore esercente la responsabilità genitoriale o dal tutore dell’alunno nei confronti di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola“. L’articolo 6 introduce la medesima circostanza aggravante all’articolo 341-bis c.p.
con riferimento al reato di oltraggio a pubblico ufficiale: “La pena è aumentata fino alla metà se il fatto è commesso dal genitore esercente la responsabilità genitoriale o dal tutore dell’alunno nei confronti di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola“.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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