Dopo giorni di indiscrezioni, ora è ufficiale: il governo ha dato il via libera all'aumento delle aliquote Tasi. L'emendamento che verrà presentato da Palazzo Chigi al decreto Enti Locali permetterà ai Comuni di incrementare le aliquote tra lo 0,1 e lo 0,8 per mille complessivo
L'aumento potrà essere deciso dai sindaci solo per il 2014 e solo per compensare ulteriori detrazioni a favore delle famiglie e dei ceti più deboli. Un incremento "che non comporterà alcun aumento della pressione fiscale", spiegano da Palazzo Chigi, e che i Comuni saranno liberi di decidere come ripartirlo tra le diverse basi imponibili. "Abbiamo l’obiettivo di rendere la tassazione sugli immobili veramente di natura federale evitando di dover intervenire su un’imposta decisa al centro ma poi gestita in periferia", ha detto il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni.
"Sulla tassazione della casa e degli immobili è ormai indifferibile una battaglia enorme e senza sconti, rispetto alla quale saremo al fianco dei proprietari di immobili, cioè l’ottanta per cento degli italiani", ha detto Daniele Capezzone (Fi), presidente della Commissione Finanze della Camera, "Come ho denunciato da settimane alla stangata già realizzata sulla casa (con l’Imu che è di fatto tornata sotto falso nome attraverso la componente Tasi), si aggiunge ora la nuova beffa annunciata dal governo, con l’aumento
ulteriore delle aliquote Tasi. L’aumento delle aliquote è certo, il resto (eventuali detrazioni future) non cambia la sostanza: torna la tassa anche sulla prima casa, e cresce il complesso dell’imposizione sugli immobili".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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