Grillo prova a imitare Garibaldi con un pittoresco (e sicuramente faticoso) "sbarco in Sicilia". Ma senza giubbe rosse al seguito e senza navi. Attraversa lo Stretto di Messina a nuoto. A colpi di bracciate dà inizio al suo tour elettorale in Sicilia a fianco del candidato alla presidenza della Regione Giancarlo Cancelleri (si voterà il prossimo 28 ottobre). "Lo sbarco del nostro movimento in Sicilia - dice Grillo - è sostenuto da un gruppo di ragazzi straordinari che non hanno alcuna intenzione di lasciare la Sicilia e che si mette a disposizione di questa terra. È l’Italia che ha bisogno della Sicilia e non la Sicilia dell’Italia". Grillo accarezza le corde dell'orgoglio siciliano. Basterà a conquistare voti? Prima di tuffarsi si diletta coi riferimenti storici:"Dopo quelli di Garibaldi con i Savoia e degli americani con la mafia, oggi in Sicilia ci sarà lo sbarco del Movimento Cinque Stelle", dice ai giornalisti parlando a Villa San Giovanni. Indossa una muta da sub con il simbolo del suo partito. La partenza della traversata dello Stretto slitta di un po' causa maltempo. A consigliarlo è il nuotatore Nino Fazio, che in passato ha fatto venti traversate dello Stretto. Poi Grillo rompe gli indugi e si butta in acqua. Alle 12.08 arriva sulla costa di Torre Faro dove viene accolto dagli attivisti del suo movimento. Dopo aver ripreso un po' di fiato il comico genovese fa subito una battuta: "I bookmakers mi davano uno a quindici, incredibile. E davano anche un infarto nella prima metà della traversata".
Prima di partire il leader del M5S prende di mira il Governo: "Monti è un curatore fallimentare. Ha fatto il suo lavoro sporco e adesso se ne andrà. Sono tutti bocconiani che un anno fa dicevano che la crisi era alle spalle, ma da quando c’è il signor Monti tutti i parametri della nostra economia sono peggiorati".
Il discorso dopo lo "sbarco"
"Sono sbarcato in Sicilia! Ho superato lo Stretto!". E' il trionfale annuncio che Grillo fa sul suo blog dopo che ha messo piede sulla costa siciliana. "Questo è il terzo sbarco in Sicilia in 150 anni. Il primo fu Garibaldi che portò i Savoia, il secondo fu fatto dagli americani che portarono la mafia, il terzo sono io con il MoVimento 5 Stelle, ma né Garibaldi o Nino Bixio o Lucky Luciano sono arrivati in Sicilia a nuoto".
Poi prosegue con un accostamento tra Sicilia e Grecia: "La Grecia fallisce per il suo debito, la Sicilia fallisce per il suo credito verso lo Stato italiano che gli presta come elemosina solo una parte di ciò che gli deve, ma non pareggia mai il conto. La Regione Sicilia vanta un credito di un miliardo di euro nei confronti dello Stato italiano e le stesse imprese siciliane hanno un credito di 5 miliardi di euro. La Sicilia - aggiunge - potrebbe vivere meglio senza l'Italia, ma l'Italia non potrebbe vivere senza la Sicilia. Se la Sicilia dovesse andarsene, costretta dal malfunzionamento dello Stato e delle istituzioni, sarebbe l'inizio di un domino cui seguirebbero altre Regioni e la fine dell'Italia, forse la sua balcanizzazione". E conclude indicando le priorità della Sicilia: "Quest'isola ha bisogno del rilancio dei trasporti locali, della banda larga diffusa, di strutture turistiche, della valorizzazione dei suoi giacimenti artistici, di una nuova economia legata alle telecomunicazioni e allo sviluppo del digitale, di investimenti in start-up collegate alle università, di trattenere
qui i suoi giovani, il suo futuro, ma soprattutto ha bisogno di onestà nelle istituzioni".
Polemica sulle motovedette: chi paga?
Ieri è scoppiata una polemica sulla "scorta" a Grillo. "Sono previste alcune motovedette della Guardia costiera e delle barche d’appoggio. Le paga Grillo o sono a carico dei contribuenti siciliani?", ha chiesto la coordinatrice nazionale dei Club di Grande Sud, Costanza Castello. Una motovedetta della Guardia Costiera ha vigilato a distanza in modo che la nuotata del leader 5 Stelle "possa svolgersi regolarmente e senza impedimenti esterni", ha precisato il capitano di vascello Antonino Samiani, comandante dell’Autorità marittima della navigazione dello Stretto di Messina. Ma i grillini respingono ogni accusa: "Le barche sono due. Una con il medico a bordo e una con l’esperto del luogo che conosce le correnti. Noi abbiamo fatto i versamenti per la Capitaneria di Porto per chiudere il traffico nello Stretto. Circa 650 euro, tutto documentato con delle ricevute", puntualizza Cancelleri. "Non c’è nessuna motovedetta della Capitaneria - ha spiegato - sono solo barcaroli privati che hanno fatto una donazione di 70 euro a barca".
Gaspare Sturzo, candidato alla presidenza della Regione con Ilef (Italiani Liberi e Forti), non ci sta: "Cancelleri è spassoso con le battute, ma poco convincente sulle cose serie. Suona stonato il suo 'così fan tutti'. Dire che è d’obbligo essere assistiti a spese della collettività per eventi di questo tipo quali gare sportive, trasmissioni tv, o altro, equivale alle giustificazioni della casta» per le scorte immotivate, le auto blu, i viaggi privati spacciati per attività politica e altre spese di questo tipo. Qui si paga con i soldi di tutti una pagliacciata pubblicitaria ad personam - ha concluso Sturzo -. Praticamente un rimborso elettorale. Speriamo che le corse di Forrest Grillo nel tour siciliano non necessitino di altra assistenza pubblica, magari a sua insaputa".
Sgarbi: nuota come i dittatori
Molto duro il commento di Sgarbi alla traversata di Grillo: "È un ignorante che
nuota, grasso e non presentabile, sceglie di far parlare di sé non per le idee ma per un gesto tipico dei dittatori, da Mussolini a Mao. Neppure troppo inconscia dimostrazione della sua concezione della politica".
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