Roma - Orde di bot infestano non solo l'account twitter di Grillo, ma anche i profili di Di Pietro, Vendola e Bersani. Che cosa sono i bot? Sono falsi fan (o follower) generati da un computer, che seguono i «cinguettii». Ora sappiamo che i follower si possono facilmente comprare (per poche decine di euro, si recluta qualche migliaio di seguaci) e nasce il sospetto che si affolli volutamente la piazza virtuale per apparire più popolari e più potenti del vero. Lo chiamano già «Twittergate». La ricerca sui politici italiani della Digital Evaluations di Marco Camisani Calzolari (nella foto), che ha fatto scoppiare il caso dei falsi seguaci di Grillo rivela ora i dati sul pubblico fasullo di altri capipartito. Di Pietro, Vendola e Bersani finiscono in quest'ordine ai primi posti della classifica degli account twitter con più utenti presumibilmente falsi. Tonino, con il 33% di fan-bot, sul totale di 122.873. Vendola con il 31,6% su 212.937 e Bersani con il 31%, su 126.372 fan. Seguono a ruota Roberto Maroni (24,8% di bot su un totale di 2.487 follower), Pier Ferdinando Casini (21,7% su 62.252), Matteo Renzi (18,2% su 128.454), Corrado Passera (16,18% su 136), Angelino Alfano (13,5% su 29.942), Gianfranco Fini (11,5% su 18.388), Ignazio La Russa (8% su 3.645) ed Enrico Letta (6,5% su 12.625).
Le analisi dell'ultima ricerca diffusa dalla società si basano su un campione di 20mila follower estratto a caso. Margini d'errore? Possono essere migliorati, ammettono i ricercatori, ma il problema resta, perché i dati possono essere facilmente manipolati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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