Sorial indagato, mentre Grillo lancia un sondaggio: "Quale la colpa peggiore di Napolitano?"

Casaleggio censura Sorial, ma i dissidenti Campanella e Battista insistono: "Uno scivolone che copre la mancanza di contenuti"

Il deputato grillino Sorial in conferenza stampa alla Camera
Il deputato grillino Sorial in conferenza stampa alla Camera

Non si placano le polemiche dopo l'attacco di Giorgio Sorial, che ieri ha definito "boia" il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: nella mattinata di mercoledì, un nuovo post sul blog di Grillo lancia un sondaggio per decidere quale sia l'atto più grave della presidenza Napolitano. Con l'hashtag #napolitanodimettiti, e un fotomontaggio raffigurante il presidente con una corona in testa, Grillo scrive: "Re Giorgio", ormai da anni si comporta come se fosse il capo assoluto del Governo. In particolare, ha accettato il suo secondo mandato proprio a condizione di poter gestire col pugno di ferro i vertici delle istituzioni, Parlamento incluso. Eppure, il Presidente Napolitano non è esente da errori, anche gravissimi, che inficiano la credibilità e la fiducia dei cittadini nella stessa istituzione che rappresenta. Errori che non possono essere consentiti." Tra gli errori imputati a Napolitano c'è il fallimento del governo di scopo, la distruzione delle intercettazioni con Mancino, la marcia forzata verso gli "Stati Uniti d'Europa" e il silenzio sul disastro ambientale della Terra dei Fuochi quando era Ministro degli Interni.

Sorial è intanto indagato per vilipendio al capo dello Stato, in base all'articolo 278 del codice penale, che punisce le offese all'onore e al prestigio del presidente della Repubblica. La procura di Roma, che ha aperto un fascicolo, dovrà ora chiedere l'autorizzazione a procedere al Ministero della Giustizia, per un reato che è normalmente punito con pene da uno a cinque anni. Il provvedimento è stato avviato in seguito all'esposto della deputata Pd Stella Bianchi.
Sul caso è intervenuto Gianroberto Casaleggio, che, conversando con alcuni parlamentari oggi alla Camera, ha definito "inopportuni" i toni usati da Giorgio Sorial, di cui condivide però le critiche al presidente.

L'uscita di ieri di Sorial aveva raccolto diverse critiche anche all'interno dello stesso Movimento 5 Stelle. Il senatore Francesco Campanella, in due interviste a Corriere della Sera e Repubblica, chiede maggiore rispetto per il capo dello Stato, invitando i colleghi di partito a maggiore cautela nelle dichiarazioni politiche. "Non si tratta solo di modi e toni. Sia da un punto di vista sostanziale che da un punto di vista tecnico, ciò che ha detto il mio collega è stato un errore", dichiara al Corriere l'onorevole pentastellato, che poi rincara la dose nell'intervista concessa al quotidiano diretto da Ezio Mauro: "Così diamo ai cittadini l'impressione di essere...strani, e il cittadino si ritrae. Le critiche a Napolitano devono essere più pacate e meglio argomentate." Non solo: Campanella parla di personalità "spumeggianti" tra i parlamentari grillini, ma stigmatizza soprattutto quei colleghi che troppo spesso sembrano voler inseguire Grillo nelle sue modalità di esternazione. Il senatore grillino si mostra più cauto della media dei suoi compagni di parito anche sull'ipotesi di impeachment per il presidente, che suggerisce di usare con maggiore cautela: "andrebbe fatta una denuncia politica più argomentata e meno roboante."

Tuttavia Campanella frena sull'ipotesi di reato di vilipendio per le frasi di Sorial: perseguendo con eccessiva durezza quello che definisce come uno "scivolone", si rischia di generare un senso di solidarietà contro chi ne è l'autore.

Durante la giornata di ieri, dichiarazioni analoghe a quelle di Campanella erano giunte anche dallo stellato Lorenzo Battista, classe 1973, il più giovane senatore della legislatura: "A prescindere delle opinioni politiche, non avere rispetto delle istituzioni, comprese le alte cariche dello Stato, per fare uno strillo e avere la prima pagina, vuol dire coprire i pochi contenuti".

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