La sinistra fa di tutto per rendere il 25 aprile sempre più divisivo. La Liberazione è sempre stato un affare loro. E quest'anno ancor di più. "Il 25 aprile quest’anno più che mai è una giornata che, al di fuori di dinamiche ritualistiche, si ritrova a dover fare i conti con una escalation impressionante delle dinamiche di guerra", si legge in un passaggio del comunicato condiviso di Rete dei Comunisti, Cambiare Rotta e Osa. "Non possiamo che mettere al centro la solidarietà incondizionata alla Palestina dove, con l’approvazione dell’Occidente, Italia compresa, si sta consumando un vero e proprio genocidio di matrice sionista".
La galassia extraparlamentare rossa, con le costole giovanili degli studenti medi e delle superiori, ha anche realizzato un manifesto in cui vengono equiparati i partigiani italiani ai combattenti palestinesi, in un'equazione che dovrebbe far riflettere su quali siano i capisaldi che guidano queste organizzazioni. Ma non sono i soli ad essere scesi in campo. Nel post del collettivo di un liceo romano, ripreso da un'altra pagina social in cui si organizza il 25 aprile di Roma est, si legge: "Liberarsi ancora e lottare contro un governo che reprime, affama, criminalizza e discrimina. Un governo reazionario, che viene da una tradizione stragista ed i cui esponenti non nascondono le loro nostalgie verso quel fascismo, che un secolo fa, ci portò nell’abisso della fame, degli eccidi e della guerra". E ancora: "L'esempio della lotta partigiana, di chi ha combattuto sfidando la paura della guerra, delle rappresaglie, dello squadrismo e del pensiero unico, ci dà coraggio oggi per lottare contro ogni fascismo e contro ogni guerra". Quindi, aggiungono: "È necessario far convergere le resistenze che sono nelle scuole e nelle facoltà occupate, negli scioperi e nei picchetti, nelle piazze contro la violenza patriarcale, nei quartieri popolari, nella solidarietà al popolo palestinese".
È evidente come l'estrema sinistra stia facendo di tutto plasmare il 25 aprile e adattarla alle lotte che stanno conducendo in favore della Palestina e, in molti casi, di Hamas. Non mancheranno poi, tra le celebrazioni del 25 aprile, anche gli slogan a sostegno di Ilaria Salis, reclusa in Ungheria con l'accusa di aver messo a rischio la vita di alcune persone, appartenenti all'area di destra ungherese, durante un'aggressione. Lo scorso giovedì, infatti, è stato presentato a Roma il fumetto In fondo al pozzo con l’autore Zerocalcare.
Sono stati forniti "aggiornamenti su questa vicenda giudiziaria" ed è stato approfondito "il fenomeno della svolta autoritaria dei governi delle democrazie europee".Tutti temi non divisivi, in effetti, come si confà per il 25 aprile.
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