"Imbecilli, cafoni, cialtroni". De Luca asfalta la Schlein

Il governatore della Campania al veleno: "Cialtroni che vivono a Roma di parassitismo". E si sfoga anche sul terzo mandato: "Decide qualche imbecille che non ha neanche il voto della madre?"

"Imbecilli, cafoni, cialtroni". De Luca asfalta la Schlein
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All'interno del Partito democratico l'aria continua a essere molto tesa. Sono tante le questioni che spaccano la galassia dem, dalla postura nell'ambito della guerra tra Ucraina e Russia al termovalorizzatore. Giusto per citare un paio di esempi. Ma sullo sfondo c'è anche un'altra mina: che posizione adottare per il terzo mandato? Un tema che rischia di creare profonde divergenze specialmente con i territori. Al caos generale si aggiungono le parole durissime pronunciate da Vincenzo De Luca verso il nuovo corso dem.

Il governatore della Regione Campania, intervenuto in occasione della Festa dell'Unità di Napoli, si è tolto qualche sassolino dalle scarpe e ha sganciato una bordata dopo l'altra. Il suo esordio lasciava già presagire tutto: "Sono qui perché mantengo un rapporto con i militanti e con la rete di amministratori e che, come me, tempo da perdere con gli imbecilli non ne hanno". Inoltre ha colto l'occasione per annunciare un tour in alcune città dopo "cinque, sei mesi di meditazione buddhista".

De Luca ha posto l'attenzione su una serie di problematiche che attanagliano il nostro Paese e allo stesso tempo, senza fare alcun nome esplicito, se l'è presa con chi sta dedicando tempo a battaglie inutili e non aderenti alle priorità del momento: "Abbiamo problemi seri davanti a noi, che sono le cose che dovrebbero interessarci e non le idiozie a cui si appassiona qualche imbecille". Poco dopo ha puntato il dito contro persone che ha definito "assolutamente inconsistenti" e ha nuovamente bollato come "autentici imbecilli" tutti coloro che pensano di ottenere visibilità mediatica litigando con lui.

"Ho fatto per 10 anni il segretario della federazione... I cafoni non parlavano nelle iniziative di partito, cafoneria zero", ha poi aggiunto. Il presidente della Regione Campania ha insistito sull'urgenza di offrire agli italiani una valida e concreta alternativa al governo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni, avanzando enormi perplessità sulla strada intrapresa dal Pd come classe dirigente e come chiarezza programmatica: "Dobbiamo essere Partito democratico e non Lotta Continua, che è un'altra cosa". A tal proposito ha avanzato l'idea di tentare una sintesi culturale tra cattolicesimo democratico e sinistra riformista, passo che però sembra assai complicato alla luce dei continui dissidi tra i partiti dell'opposizione.

Successivamente De Luca è stato interpellato sulla possibilità del terzo mandato, argomento che è causa di forti malumori e agitazioni nel Pd. Anche su questo fronte ha assunto una posizione molto sferzante, senza ricorrere a mezzi termini ma arrivando dritto alla pungolatura rivolta al fuoco amico: "Penso che possa essere eccessivo anche un mandato. Se uno è imbecille e non è capace di governare è troppo anche un mandato".

Ai presenti e agli attenti osservatori di politica non è passata inosservata la frase successiva: "Facciamo tanti appelli, la partecipazione, la democrazia... E poi chi dovrebbe decidere il destino della Campania? Qualche imbecille che sta a Roma che non ha il voto neanche della madre? C'è gente che non rappresenta niente e parla. Bisogna partire dal rispetto per gli elettori, non per i cialtroni che vivono a Roma di parassitismo".

Senza alcun dubbio le uscite di De Luca sono destinate a far discutere e nelle prossime ore sarà curioso osservare l'impatto che avranno nel Partito democratico. Un dato è certo: per Elly Schlein compare all'orizzonte l'ennesima grana.

Sfiderà il governatore della Campania o darà il via libera al terzo mandato? Le premesse non sono rosee e, considerando la poca chiarezza politica del neo-segretario, per il Pd si prospetta un altro lungo periodo di caos tra bande interne.

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