Imu e Iva, la decisione entro agosto

Il governo cerca coperture alternative agli aumenti degli anticipi Irpef e Irap. L'ultima indiscrezione è di una tassazione sulla prima casa legata al cosiddetto "riccometro", l'indice che misura la ricchezza delle famiglie, comprendendo un po' tutto, dal patrimonio immobiliare ai Bot, alle azioni e così via

Imu e Iva, la decisione entro agosto

Roma - Un primo trimestre molto brutto, un secondo «di passaggio», e una ripresa che dovrebbe concretizzarsi nei prossimi mesi. Fabrizio Saccomanni smette per qualche momento i panni di ministro dell'Economia per indossare quelli dell'economista, e parla di «indicatori anticipatori che fanno pensare a un consolidamento della ripresa, anche alla luce dei provvedimenti presi», come il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione. Ma Giorgio Squinzi, presidente della Confindustria, è meno ottimista del ministro: «Io stimo moltissimo Saccomanni, ma la luce in fondo al tunnel non la vedo ancora». Sulla stessa linea il ministro dello Sviluppo: «L'economia italiana è arrivata a un punto di non ritorno - dice Flavio Zanonato - e abbiamo bisogno di tornare a crescere in tempi rapidi».

Squinzi ricorda che, nonostante i lievi miglioramenti, la produzione industriale di giugno è risultata ancora in calo dell'1,7% su base annua. «Ci siamo stabilizzati sul fondo - spiega - e verso la fine dell'anno credo che ricominceremo la risalita, non per fattori nostri ma perché la congiuntura internazionale sta andando verso il bello». Squinzi si appella al governo perché attui «interventi forti», altrimenti la crescita 2014 non supererà lo 0,3-0,4%, livello talmente basso da non consentire la soluzione dei problemi, a cominciare dalla disoccupazione. Bisogna dunque trovare una crescita sostenuta, del 2-3%, che potrà creare lavoro. Di passaggio a Roma per un convegno, il premio Nobel per l'economia Joseph Stiglitz sta più con Squinzi che con Saccomanni: «È difficile - prevede - che l'Italia esca dalla crisi in autunno, con queste politiche d'austerità e senza riforme».

Anche se per le imprese il 2013 è ancora un anno nero, il governo spera comunque nella ripresa a fine anno. Intanto, come riferisce Saccomanni, lavora a definire la riforma della tassazione immobiliare e a capire se il rinvio dell'aumento Iva possa essere definitivo. Il ministro vorrebbe risolvere le due questioni prima della pausa estiva, cioè tra la fine di luglio e i primi di agosto. In ogni caso ribadisce che «su Imu e Iva manterremo gli impegni». Soprattutto sull'Imu «si tratta di interventi di carattere strutturale, che non possono essere realizzati nel giro di pochi giorni», spiega. Entro fine luglio il governo porterà in Parlamento anche la delega sulla revisione del sistema fiscale.

Su Imu e Iva, le intenzioni del governo sono ancora nebulose. I partiti di maggioranza sono all'oscuro del lavoro che si fa al ministero dell'Economia. L'ultima indiscrezione è di una tassazione sulla prima casa legata al cosiddetto «riccometro», l'indice che misura la ricchezza delle famiglie, comprendendo un po' tutto, dal patrimonio immobiliare ai Bot, alle azioni e così via. L'Isee, questo il nome dell'indicatore, ora serve per accedere alle prestazioni sociali gratuite o agevolate, dagli asili nido alle mense, alla sanità. Ma utilizzarlo per il pagamento dell'Imu prima casa è, secondo quanto dice il capogruppo Pdl alla Camera Renato Brunetta, «una follia». Seguendo questa logica, bisognerebbe pagare le accise sulla benzina in base al 740, aggiunge. L'Imu prima casa vale 4 miliardi di euro, ricorda ancora Brunetta, su una tassazione complessiva sugli immobili che ammonta a 24 miliardi. A sua volta, il ministro Zanonato afferma che «l'Imu sulle parti produttive delle nostre aziende, come magazzini e capannoni, è un controsenso». Non sarà davvero facile per Saccomanni trovare la quadra.

Quanto all'Iva, il decreto che congela l'aumento per tre mesi, arriva domani sui tavoli delle commissione Finanze e Lavoro del Senato. I maldipancia sulle coperture trovate dal governo, ovvero gli aumenti degli anticipi Irpef, Irap, Irpeg, non si sono placati.

Anche se Saccomanni conferma che si tratta di un prelievo che sarà compensato a saldo, l'allarme lanciato dalle imprese in crisi di liquidità ha raggiunto il Pdl. In Parlamento si cercheranno coperture alternative, purché accettabili dall'Europa, e che non compromettano l'obiettivo del deficit al 3%.

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