Inversione folle, ubriaco fa due morti

Inversione folle, ubriaco fa due morti

RomaTornavano a casa dopo aver partecipato a una festa di Halloween e sono piombati in un incubo. La vita di due famiglie è stata rovinata per sempre da un romeno ubriaco, che venerdì ha provocato un incidente nel quale sono morte due persone e altre tre sono rimaste gravemente ferite.
Lo scontro è avvenuto in via delle Sorgenti, tra Livorno e Collesalvetti, al bivio di Nugola. Un copione tristemente noto quello degli incidenti causati da chi guida stordito dall'alcol. Ed è tutt'altro che una novità anche che al volante, in queste condizioni, ci sia uno straniero. L'altra notte Nelu Casangiu, camionista romeno quarantenne, aveva nel sangue un tasso alcolemico sei volte superiore a quello consentito quando è salito sulla sua Volvo S60, con targa bulgara. Il suo destino si è incrociato con quello di Isanella Rossi, livornese di 65 anni, che viaggiava su una Ford Focus in compagnia del marito e della sorella. Nell'auto anche un'amica con il consorte, Maurizio Labruzzo, livornese di 63 anni.
Tutti insieme erano andati a una festa a Vicarello, in compagnia di altri amici e parenti. Alle 2 stavano rientrando a Livorno, quando all'improvviso hanno visto un'auto impazzita, che gli piombava contro come un proiettile. Non hanno avuto il tempo di rendersi conto che la Volvo, che procedeva in corsia opposta, aveva fatto inversione a «U».
Un rumore sordo, poi il buio. Nello scontro frontale la Focus è stata sbalzata a lato della strada e ha finito la corsa in un fossato, accartocciandosi su se stessa come fosse di carta. Sul posto sono giunte immediatamente quattro ambulanze del 118: una da Vicarello, due dalla Misericordia di Livorno e una della Sva. I sanitari si sono trovati davanti uno scenario terrificante, come i vigili del fuoco, che hanno dovuto lavorare dalle 2 alle 6 di mattina per estrarre i corpi dalla trappola di lamiera.
Isanella è morta immediatamente, mentre i medici hanno fatto il possibile per salvare Labruzzo, che però è deceduto poco dopo il trasporto in ospedale, a seguito delle gravi ferite riportate. Situazione critica anche per le altre due donne, entrambe ricoverate in prognosi riservata all'ospedale Cisanello (Pisa), ma non sono in pericolo di vita. Il marito di Isanella, invece, che conduceva la vettura, è stato sottoposto a un intervento chirurgico all'ospedale di Livorno e se la caverà con 30 giorni. Stessa prognosi per Casongiu, che nell'impatto ha riportato diverse ferite. I carabinieri di Livorno, che lo hanno sottoposto al test etilico, hanno scoperto un tasso alcolemico da sbronza pesante. All'ospedale di Pisa è stato medicato e si trova ancora lì, ai domiciliari, per rispondere di omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza. Ma se la caverà con poco, troppo poco, come sempre accade in questi casi. Da una parte il folle ubriaco che fa strike e al massimo sconta i domiciliari, dall'altra le vittime, travolte come birilli, che finiscono in bare di mogano. Chissà che stavolta qualcosa cambi davvero. «Martedì prossimo la riforma del codice della strada inizierà l'iter in Parlamento - promette il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Erasmo D'Angelis - avremo norme più chiare e severe, a partire dall'inasprimento delle sanzioni per chi guida ubriaco o sotto l'effetto di droghe con il ritiro della patente fino a sentenza definitiva. Negli ultimi 12 anni per incidenti stradali in Italia sono morte 63.941 persone, 3.918.

352 i feriti e invalidi, con costi umani e sociali elevatissimi e una spesa sanitaria per il soccorso di oltre 600 milioni l'anno. È come se fosse sparita una città come Siena e se fossero feriti o invalidi tutti gli abitanti di Roma».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica