Italiafutura è pronta: "Faremo una lista, ma lontani dai partiti"

Il nome e il simbolo di Italiafutura potrebbero già apparire sulle liste elettorali del 2013. Ma non si conoscono né il nome del candidato premier né le alleanze

Italiafutura è pronta: "Faremo una lista, ma lontani dai partiti"

Il grande passo ormai è quasi fatto. È solo una questione di tempo. Il nome e il simbolo di Italiafutura potrebbero già apparire sulle liste elettorali del 2013. Luca Cordero di Montezemolo non lo ha mai escluso. E a confermarlo ci pensa Irene Tinagli, economista 38enne indicata come la possibile candidata premier per la fondazione del presidente della Ferrari. Per il momento, però, non c'è ancora nulla di sicuro.

Una lista senza alcun apparentamento. Un candidato premier senza imbarcare i naufraghi della Seconda Repubblica. Un impegno a lungo termine improntato più sui contenuti e sul programma che sulle persone. In realtà di concreto c'è davvero poco e niente. Quello che trapela da Italiafutura sono soltanto voci e mezze verità. Anche il candidato (o la candidata) premier resta un mistero. "Lo decideremo al momento opportuno...", spiega la Tinagli in una intervista al Corriere della serà parlando proprio della discesa in campo di quella che oggi rimane una fondazione. "È sicuramente una delle ipotesi sulle quali si sta lavorando - continua l'economista 38enne - l'associazione si rende conto che c’è una forte domanda e per questo si sta pensando di fare questo passo. Ma nessuno di noi aspira a prendersi un posticino". Proprio per questo, la Tinagli ribadisce che non ci sarà alcun apparentamento con i partiti esistenti: "Men che meno con quelli che stavano nel governo Berlusconi e che abbiamo fortemente criticato. Sono davvero sorpresa che ci sia ancora chi pensa che Italiafutura possa allearsi con il Pdl o con le sue correnti". Eppure Italiafutura dovrà decidere - prima o poi - da che parte stare. Il balletto tra centrodestra e centrosinistra non potrà durare in eterno. Secondo la Tinagli, l'intento della fondazione di Montezemolo è quello di "interloquire con le forze più riformiste e liberali del Paese". Insomma, prende tempo.

Tanto che la Tinagli ammette che nessun partito ha ancora rivelato il nome del proprio candidato a Palazzo Chigi né ha siglato alleanze. "Tutto è in movimento - conclude l'economista - non si sonosce nemmeno la legge elettorale...".

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