Le priorità del Pd: vuol ripartire dallo ius soli. "Sarà nella mozione"

La candidata alla segreteria dem spiega i punti forti del proprio programma e bacchetta il Pd sulle donne. "Loro punto di vista mai prioritario". Poi l'apprezzamento sullo Ius soli

Le priorità del Pd: vuol ripartire dallo ius soli. "Sarà nella mozione"

La difesa dei lavoratori, la lotta alle disuguaglianze, la remise en forme del Pd. E la tentazione, che sempre ritorna, dello Ius soli. Paola De Micheli è in piena corsa per la segreteria dem, con una candidatura alternativa al dualismo Bonaccini-Schlein (poi in lizza c'è pure Gianni Cuperlo) e con l'internzione di far tornare il Partito Democratico "baricentrico". L'ex ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del secondo governo Conte, sul punto, sembra avere le idee piuttosto chiare e la convinzione che ora anche la sinistra debba esprimere una leadership al femminile. In un modo o nell'altro, i progressisti vogliono reagire all'ascesa di Giorgia Meloni a palazzo Chigi.

Segreteria Pd, De Micheli in corsa

"La mia candidatura viene da lontano, con il privilegio di conoscere tutto questo partito. Il punto di vista femminile non è mai stato prioritario nel Pd, ora è tempo di rovesciare il tavolo, punto a vincere per farlo", ha spiegato l'esponente Pd al Resto del Carlino, rifilando subito una frecciata al partito che più di altri si era riempito la bocca sulla parità di genere e sui diritti delle donne. La parlamentare dem si è quindi concentrata su uno dei punti chiave del proprio programma: la tutela dei lavoratori. "Questa candidatura è figlia sicuramente di una storia personale, ma si fonda su idee e relazioni territoriali. sto lavorando insieme a tante persone a una nuova epoca di diritti sociali: bisogna riscrivere lo statuto dei lavoratori, che deve diventare lo statuto 'dei lavori'...", ha affermato.

"Il Pd torni baricentrico"

E ancora, De Micheli ha invitato la sinistra a un maggior impegno nella lotta alle disuguaglianze. "La sinistra usi le risorse (tra cui quelle per le infrastrutture) per combattere le disuguaglianze. Anche per questo sono contraria all’autonomia, da quella di Calderoli in giù: bisogna assicurare a tutti una pari qualità della vita, servizi alla persona, mobilità, scuola", ha affermato la candidata alla successione di Enrico Letta, auspicando un congresso che risani le ferite dei dem. "Il Pd deve tornare a essere baricentrico, il perno di ogni eventuale alleanza, è per questo che è stato fondato. Parlare prima di alleanze è una dimostrazione di subalternità", ha dichiarato.

La tentazione dello Ius soli

Incalzata poi dal Resto del Carlino sulla città di Bologna come fucina di idee per il centrosinistra italiano, De Micheli ha riconosciuto: "Vero, penso alle buone pratiche amministrative invidiate in tutte le città, penso ai servizi sociali e ai servizi al cittadino, che hanno una forte impronta innovativa. Ho condiviso la battaglia sullo 'Ius Soli', che avrei continuato anche nella campagna elettorale e che sarà nella mozione. Ci aspettiamo un buon risultato nei circoli a Bologna, nelle riunioni di aggiornamento stiamo crescendo nei numeri".

Così è rispuntato anche il tanto discusso Ius soli, ritenuto prioritario dello stesso Enrico Letta ma poi bocciato dagli elettori. Sull'argomento, la sinistra bolognese si era lanciata nell'ennesima fuga in avanti ideologica con l'introduzione di uno "ius soli onorario".

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