"Ringrazio colore che ci sono e chi non c'è parla da solo". Una mezza bufera parte da qui, dalle parole del segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, che critica tra le righe l'assenza in piazza del segretario del Partito Democratico, Guglielmo Epifani.
Ad alimentare il fuoco ci pensa Nichi Vendola, che si schermisce: "Non do consigli". Ma poi fa notare "sono di sinistra e se non vengo al corteo della Fiom non so dove altro potrei andare".
Insomma, l'assenza di Epifani si è notata. Tanto che è lo stesso Vendola a ricordare agli assenti che anno "perso un'occasione". Il corteo indetto dalla Fiom raccoglie - secondo gli organizzatori - centomila persone, ma il vuoto lasciato dal leader è ciò che si nota di più.
Lo scontro Landini-Epifani continua a distanza. Il segretario scrive su facebook che servono "misure concrete sul lavoro", dalla cassa integrazione al precariato. Cita anche il nodo Imu e l'abolizione del doppio stipendio ai parlamentari. Il lavoro del governo, dice, procede nella "direzione giusta", ma "c'è ancora molto da fare".
Epifani spiega poi il suo punto di vista arrivando a Roma per un'iniziativa a favore di Ignazio Marino, candidato al Campidoglio per il centrosinistra.
"Il problema - dice - non è stare in piazza, ma ascoltare la piazza e dare alla piazza le risposte".A chiudere il discorso i pensa Matteo Orfini, alla manifestazione con altri esponenti del Partito Democratico: "L’importante è che ci sia la presenza del Pd".
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