"Oggi intorno alle 12.30 - racconta Sandro Ruotolo, candidato a governatore del Lazio per Rivoluzione Civile - una decina di giovani con uno striscione di CasaPound hanno fatto irruzione nella sala Pablo Neruda di Civita Castellana dove stavo svolgendo un incontro con i cittadini: mi hanno minacciato e insultato. Sono volate le sedie, hanno acceso un fumogeno all’ingresso dell’edificio poi sono fuggiti".
"Stavo incontrando i cittadini ed era presente anche il vice-sindaco ma nonostante fosse un incontro pubblico, non c’erano rappresentanti delle forze dell’ordine - spiega Rutolo -. Abbiamo chiamato i carabinieri che sono venuti successivamente e ora sono loro che dovranno fare le indagini. Alcuni dei cittadini di Civita Castellana presenti all’incontro hanno riconosciuto alcuni dei giovani che hanno fatto l’irruzione".
"Sono nel mirino di CasaPound - aggiunge Ruotolo - perché in occasione dell’incontro dell’8 febbraio con gli
altri candidati presidenti del Lazio ho rifiutato di stringere la mano al candidato di CasaPound, perchè sono
convintamente anti-fascista. Oggi non si sono avvicinati a me perchè si sono frapposti i cittadini. Dopo
l’irruzione è arrivato anche il sindaco di Civita Castellana ad esprimermi solidarietà".
CasaPound: contestazione goliardica
In una nota CasaPound spiega così quanto è accaduto: "Goliardica contestazione all'antidemocratico Sandro Ruotolo da parte dei militanti di CasaPound Italia Viterbo, che, questa mattina, hanno fatto pacificamente irruzione nella sala comunalePablo Neruda di Civita Castellana, dove era in corso un’iniziativa di Rivoluzione civile, srotolando uno striscione con su scritto Ruotolo maleducato per stigmatizzare il gesto del candidato governatore di Rc,che, al termine della Tribuna elettorale del Tgr Lazio, non ha voluto stringere la mano al candidato di Cpi Simone di Stefano spiegando di essere orgogliosamente antifascistà". "Evidentemente - afferma Alberto Mereu, responsabile locale candidato al consiglio regionale del Lazio - non tutti sono stati fortunati come noi che abbiamo potuto ricevere un’educazione adeguata. Perciò ci siamo sentiti in dovere di riprendere Ruotolo, che alla tenera età di 58 anni non ha ancora imparato a relazionarsi con i suoiavversari politici".
Il Pd: aggressione fascista
"Altro che goliardata, qui siamo davanti ad aggressioni squadriste da parte di un movimento che si richiama pubblicamente ai dettami del fascismo.
Stigmatizziamo dunque la gravità di quanto accaduto". Così la capolista democratica in Lazio 2, capogruppo nella commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti, che aggiunge: "esprimiamo solidarietà al candidato di Rivoluzione civile, Sandro Ruotolo"
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