Sì all'estradizione dal carcere di Aix-en-Provence

Scajola intercettato: "Figliola, adesso basta balle"

La corte d'Appello di Aix-en-Provence ha accolto la richiesta di estradizione di Chiara Rizzo, la moglie di Amedeo Matacena arrestata domenica all'aeroporto di Nizza. La donna dovrebbe tornare in Italia domani o nei prossimi giorni. A Ventimiglia sarà presa in carico dagli uomini della Dia e trasferita nel carcere di Imperia o di Genova Pontedecimo dove dovrebbe rimanere per qualche giorno. La Rizzo, visibilmente provata, ha accolto in lacrime la decisione. Aveva infatti ribadito la volontà di tornare al più presto in Italia. Subito dopo la pronuncia del giudice le è stato consentito di vedere la figlia Francesca di 21 anni, che ha abbracciato piangendo e dicendo: «Ti prego, perdonami». Dalle conversazioni intercettate tra la Rizzo e Claudio Scajola emergono anche momenti di tensione: «Senti figliola, basta balle e sotterfugi, su...», apostrofa l'ex ministro. E lei a un certo punto supplica: «Devi venire da me... subito se puoi».

Intanto su Scajola la Dda di Reggio Calabria, nella richiesta di ordinanza di custodia cautelare, scrive: «La determinazione che caratterizza il suo agire dimostra in modo inattaccabile che è portatore di un interesse autonomo verso la pianificata conservazione dell'operatività diretta del Matacena». Anche Scajola ieri ha incontrato in carcere moglie e figli. Il suo legale Giorgio Perroni ha spiegato che «è in buona forma, sereno, fiducioso di poter spiegare tutto nell'interrogatorio di venerdì (domani, ndr)».

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