"Pupazzo" del sindaco con la testa rotta: l'attacco choc della coalizione grillina

Campagna elettorale rovente: la formazione che unisce grillini ed estrema sinistra ha rilanciato l’immagine del “funko pop” del primo cittadino Luca Salvetti con la faccia spaccata in due

"Pupazzo" del sindaco con la testa rotta: l'attacco choc della coalizione grillina
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Campagna elettorale a dir poco rovente a Livorno. L’ultima polemica coinvolge il sindaco Luca Salvetti come vittima e la coalizione formata da Movimento 5 Stelle e liste di sinistra (anche estrema) come Potere al popolo e Rifondazione comunista. Nelle scorse settimane è diventata virale in rete l’immagine del “funko pop” del primo cittadino: si tratta di una riproduzione in miniatura realizzata solitamente in materiali plastici PVC, ma in questo caso semplicemente con l’intelligenza artificiale. Ebbene, grillini e alleati hanno ideato e rilanciato l’immagine del pupazzo con la testa rotta e la faccia quasi spaccata in due. Emblematica la frase di accompagnamento:“L’idolo è già rotto”.

Accompagnati da un’accozzaglia rossa, i grillini sfideranno Salvetti alle elezioni comunali in programma tra pochi mesi e hanno puntato su una campagna dai toni accesi. Ma qui non si tratta di semplice provocazione o di tono muscolare, come evidenziato dalle tante critiche piovute in rete. Diversi esponenti pentastellati hanno rilanciato l’immagine del pupazzo del sindaco di Livorno con una frase agghiacciante:“Il centrosinistra usa parole vuote. E la rottura dell’idolo Salvetti è già virale #doposalvetti”. Come riportato dal Tirreno, tra i volti più in vista ad aver rilanciato la foto, l’ex vicesindaco Stella Sorgente e la consigliera comunale Valentina Barale di Buongiorno Livorno.

La replica di Salvetti non si è fatta attendere. In un video pubblicato sui canali social, il primo cittadino di Livorno ha stigmatizzato senza mezzi termini la campagna ideata da M5s e liste di sinistra:“Mi è arrivata questa immagine […] Un’immagine che chi mi scriveva definiva forte, inaccettabile, vergognosa, alcuni hanno richiamato anche il tema delle streghe che spaccano la testa al bambolotto e con lo spillone fanno il voodoo”. “Niente di tutto questo, anche perché quell’immagine non rappresenta un bambolotto reale, è solo un’elaborazione virtuale”, ha aggiunto Salvetti: “È la campagna elettorale che sarà dura, è già iniziata, alcune volte rasenterà l’inaccettabile, spesso vergognosa, che mette da una parte il rancore, l’odio, la cattiveria, dall’altra la serenità, l’ottimismo e la positività di chi vuol lavorare per la città e fare cose belle, come ‘la parola alle idee’. Poi lo ricordiamo, i livornesi lo sanno bene: le streghe non esistono, nemmeno quelle di disneyana memoria, e anche dovessero esiste i livornesi non darebbero loro credito”.

Come anticipato, tanti i messaggi di biasimo per le menti dietro l'iniziativa social.

Tra questi, quello del sindaco di Firenze Dario Nardella: "Quello di Livorno è un episodio grave: la campagna elettorale può essere dura ma non deve mancare di rispetto alla persone e non deve usare immagini violente. Spiace constatare che alcune forze politiche ricorrano a questi 'contenuti' per qualche like in più invece di affrontare temi e battaglie politiche concrete".

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