"Gettare fanco su Berlusconi imprenditore per gettare fango su Berlusconi leader politico". È questo - secondo Marina Berlusconi - l'obiettivo dei media, che hanno raccontato in modo da "ribaltare totalmente la storia e il presente" la sentenza sul Lodo Mondadori.
Una decisione, quella presa dalla Corte di Cassazione, che farà finire 541 milioni di euro nelle casse di Cir, gruppo di Carlo De Benedetti. Che colpisce Berlusconi "pesantemente sul piano patrimoniale". Laddove a picchiare sul lato personale ci ha pensato "la grancassa mediatica".
Marina ricorda in una nota che "il gruppo Fininvest deve il suo successo al talento, alla tenacia e al coraggio di mio padre e di tutti coloro che vi hanno lavorato e vi lavorano" e che "siamo un gruppo che occupa migliaia e migliaia di persone", inoltre che "i comportamenti criminali, piuttosto, appartengono a chi non si fa scrupolo di diffamare tutto questo per un killeraggio politico tanto evidente quanto disgustoso".
La presidente di Fininvest sottilinea anche che il gruppo si tutelerà "in tutte le sedi più opportune". E nel frattempo ribadisci "la realtà dei fatti: la spartizione della Mondadori non fu voluta dalla Fininvest ma ci venne imposta dalla politica". Inoltre "De Benedetti non subì alcun danno ma anzi ottenne solo benefici. A lui andò infatti una parte molto rilevante dell’azienda, sia sotto il profilo economico che sotto quello del peso politico: La Repubblica, l’Espresso e i 18 quotidiani locali della Finegil".
Conclude dicendo che "Lo stesso De Benedetti in svariate dichiarazioni rilasciate all’epoca fu il primo a dirsi non solo soddisfatto, ma addirittura soddisfattissimo dell’esito della transazione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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