Nel giorno della ratifica delle nomime dei nuovi direttori dei tg, da parte del cda Rai, a sorpresa arriva la notizia delle dimissioni di Lucia Annunziata da viale Mazzini. La giornalista ha comunicato la propria scelta al nuovo ad Roberto Sergio e al direttore generale Giampaolo Rossi. Ma non lo ha fatto in modo soft. Tutt'altro, ha sottolineato in chiave decisamente polemica la sua uscita di scena. "Arrivo a questa scelta senza nessuna lamentela personale: giudicherete voi, ora che ne avete la responsabilità, il lavoro che ho fatto in questi anni", si legge nella lettera inviata ai vertici della Rai in cui spiega le sue dimissioni irrevocabili. "Vi arrivo perché non condivido nulla dell’operato dell’attuale governo, né sui contenuti, né sui metodi. In particolare non condivido le modalità dell’intervento sulla Rai. Riconoscere questa distanza è da parte mia un atto di serietà nei confronti dell’azienda che vi apprestare a governare. Non ci sono le condizioni per una collaborazione dunque".
Resta difficile da capire perché mai un giornalista debba lasciare una trasmissione che conduce, da anni, in piena libertà, per i motivi sopra detti. Vuol dire, forse, che chi lavora in Rai e conduce dei programmi debba, per forza, condividere la linea del governo? È questa la libertà con cui la Annunziata ha operato, negli ultimi anni, nel servizio pubblico nazionale? Oppure il suo è un gesto di denuncia contro future ma non meglio precisate rappresaglie nei suoi confronti e contro il giornalismo libero?
Settantatre anni il prossimo agosto, giornalista professionista dal 1976, è stata corrispondente dagli Stati Uniti per il Manifesto e poi per Repubblica. Corrispondente da Gerusalemme per il giornale di Eugenio Scalfari, nel 1995 passò al Corriere della sera e tornò negli Usa. Due anni diopo lo sbarco in tv, su Raitre, con il programma Lineatre. Dal 1996 al 1998 ha diretto il Tg3. Dal 2003 al 2004, invece, è stata presidente della Rai,
Negli ultimi anni su Raitre Annunziata ha
condotto la rubrica di approfondimento politico In 1/2 ora (poi Mezz'ora in più). Da settembre 2012 a gennaio 2020, infine, è stata direttrice de L'Huffington Post Italia (poi HuffPost Italia).
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