L'ultimo spreco degli snob: 10 milioni in pasto ai lupi

L'ultimo spreco degli snob: 10 milioni in pasto ai lupi

Homo homini lupus, l'uomo è un lupo per l'uomo. Ma se quell'uomo si chiama Hollande, a preoccuparsi devono essere soprattutto i lupi. Animali che evidentemente all'Eliseo godono di una pessima reputazione, tanto che François - il primo inquilino del palazzo - ha deciso di farne fuori un bel po'. Del «branco» umano anti-lupo fanno parte, inaspettatamente, anche gli ambientalisti che hanno sottoscritto (in Italia si sarebbero incatenati davanti al ministero dell'Ambiente) un piano di «razionalizzazione faunistica» nell'interesse del territorio e, soprattutto, degli allevatori. Una lobby verso cui la Francia ha da sempre un occhio di riguardo, anche perché ad essa sono legati alcuni prodotti di eccellenza dell'export alimentare transalpino. Basti pensare, ad esempio, ai rinomati formaggi francesi «figli» dei pascoli provenzali nel territorio di Alpes-de-Haute, proprio la zona in cui agricoltori e allevatori denunciano la presenza «nefasta» di lupi. Che poi tanto «nefasta» non deve essere, se è vero com'è vero che in tutta la Francia i lupi sarebbero meno di 300: insomma, quasi una razza da tutelare piuttosto che da falcidiare. Ma il governo francese, sul punto, non è d'accordo; e così, dopo 4 mesi di ululanti dibattiti, ha deciso di stanziare ben 9,5 milioni di euro per un'operazione che, i più romantici, potrebbero ribattezzare «Salviamo Cappuccetto Rosso». Lui, Hollande, Monsieur le Président, socialista, dal 6 maggio 2012 presidente della Repubblica francese, della favola di Cappuccetto Rosso ama soprattutto il colore: quel rosso che gli ricorda le proprie radici socialiste, nonostante la vicinanza di suo padre a Pétain e ai collaborazionisti di Vichy. Decisamente «acqua» passata. Oggi Hollande deve vedersela con nemici famelici quanto - se non di più - dei lupi che ha deciso di abbattere. Ma a passare per il «cacciatore cattivo» che fa secco il «lupo cattivo» François non ci sta e ricorda cone il «piano lupo» sia in realtà un'eredità del governo Sarkozy. Strategia che comunque pare abbia dato ottimi frutti, se è vero com'è vero che negli ultimi tre anni gli attacchi dei lupi contro le greggi si sono ridotti del 70%, tanto che lo scorso anno è stato sufficiente uccidere solo 3 lupi (il programma originario ne prevedeva l'abbattimento di 11). Ma per gli allevatori non è stato sufficiente: «Nel 2012 abbiamo registrato ben 5.848 capi di bestiame sgozzati dai lupi - ricorda l'associazione di categoria -. Mille in più rispetto all'anno precedente». Ma c'è chi sospetta che si tratti di cifre gonfiate ad arte per beneficiare dei risarcimenti che il governo francese ha stanziato anche quest'anno per le - presunte - carneficine messe a segno dai lupi. Del resto, in ballo non ci sono due spiccioli ma 9.5 milioni di euro (2 stanziati direttamente per gli allevatori e 7,5 per la realizzazione del «progetto di contenimento faunistico»). Il piano, in un soprassalto di buonismo animalista, prevede che «pattuglie miste» (composte da allevatori e gendarmeria forestale) «possano sparare direttamente contro i lupi in prossimità delle greggi, ma solo dopo aver tentato di “convincere“ il branco ad allontanarsi in maniera incruenta».

Intanto la satira francese ha colto la palla al balzo e, dopo le vignette di Hollande «azzannato» dalla sua amata Valérie Trierweiler - alias Valérie Rutweiler -, si è scatenata nei fotomontaggi cenepolitici. Il più cliccato su internet? Quello di del faccione di Hollande sul manifesto del film «Balla coi lupi». Pellicola dal the end tutt'altro che felice.

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