Lusi, procura chiede arresto: "Ha realizzato il saccheggio delle casse della Margherita"

L'accusa: associazione per delinquere, riciclaggio, appropriazione indebita e trasferimento fraudolento di beni

Lusi, procura chiede arresto: "Ha realizzato il saccheggio delle casse della Margherita"

Nuova bufera su Luigi Lusi. La Procura di Roma ha chiesto al Senato l’autorizzazione all’arresto del senatore, ex tesoriere della Margherita coinvolto nell’inchiesta sull’ammanco da diverse milioni di euro del suo ex partito. Questi i reati ipotizzati: associazione per delinquere e appropriazione indebita. Il gip Giovanna Petricone ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Giovanna Petricone, moglie del senatore, e di due commercialisti.

Secondo gli inquirenti il senatore ha posto in essere "un’attività di vero e proprio saccheggio a fini privati delle casse del partito", dimostrando "una consapevole, programmatica indifferenza per i fini cui quel denaro doveva essere destinato, per la garanzia di effettività di strumenti essenziali per la dialettica politica, e ciò ad onta del ruolo parlamentare ricoperto". Nelle carte si legge che per il suo secondo matrimonio, nel luglio del 2009, Lusi avrebbe speso oltre 30 mila euro per lo chef Antonello Colonna pagando con assegni della Margherita.

Cinquantuno anni, avvocato penalista, ex dirigente nazionale dell'Agesci (Associazione guide e scout cattolici italiani), ha iniziato la sua attività politica nel 1994 come consulente del Comune di Roma. Poi la scalata, sempre al fianco di Francesco Rutelli. I due si "separano" nel 2009, quando Lusi decide di restare il Pd invece di seguire Rutelli nella sua nuova avventura politica, l'Api.

Lusi è accusato di aver sottratto i soldi dei rimborsi elettorali in virtù del suo incarico di tesoriere della Margherita, creando una contabilità parallela, sfuggita ai controlli dei revisori dei conti, perché prelevati in piccola quantità. Dopodiché i soldi sarebbero stati trasferiti in Canada, frazionati in numerosi bonifici (novanta) sul conto di due società di cui era unico proprietario. Lusi avrebbe poi fatto rientrare i soldi in Italia approfittando dello "scudo fiscale".

Lusi: abnorme, farò ricorso

E il diretto interessato che dice? "E'  un provvedimento abnorme - commenta a caldo il senatore Lusi -. Non mi permetto di giudicare le decisioni dei magistrati ma ho detto che il provvedimento è giuridicamente abnorme" perché, ha commentato ad Affaritaliani.it, "non ci sono i presupposti di fuga, né di inquinamento delle prove o di reiterazione del reato". In ogni caso, "non intendo dare giudizi" ma «faremo un ricorso al riesame. E, prima o poi, ci sarà un giudice a Berlino...".

I suoi avvocati: siamo sconcertati

"L’ordinanza cautelare del gip Simonetta D’Alessandro ci ha lasciati sconcertati perché questo provvedimento arriva dopo aver reso una ampia confessione e dopo aver chiesto una perizia contabile attraverso un incidente probatorio che ci è stato rigettato". È il commento dell’avvocato Luca Petrucci, difensore di Lusi. "Avevamo anche chiesto il sequestro del sistema informatico contabile della Margherita, e non ci è stata data risposta", ha proseguito il penalista.

"Non solo - aggiunge l’avvocato - ma, dopo aver messo a disposizione della Margherita tutti i beni immobili oggetto di contestazione da parte della magistratura, è stata disposta una misura cautelare anche se, allo stato, non si comprende su quali elementi nuovi si basi questa ordinanza".

Il legale della Margherita: reato molto grave

La richiesta di arresto è la dimostrazione "che la Margherita e i suoi esponenti sono vittime di un reato molto grave". E' il commento dell’avvocato Titta Madia, legale della Margherita.

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