Lusi, scandalo infinito Trovati altri 13 milioni

Dai conti della Margherita saltano fuori altri 13 milioni per viaggi e trasferte. Almeno 800mila euro senza documento giustificativo

Lusi, scandalo infinito Trovati altri 13 milioni

Il caso Lusi torna alla ribalta. Da una relazione consegnata oggi dalla Kpmg ai pm di Roma sui conti della Margherita tra il 2001 e il 2011, sarebbero emerse nuove spese sospette per altri 13 milioni.

Le spese scoperte vanno ad aggiungersi ad uscite per 13,5 milioni già note, destinate alla Ttt, società dell'ex tesoriere Luigi Lusi e relative al periodo tra il 2007 e il 2011.

Nella relazione consegnata oggi si legge come dall'analisi dei conti siano emerse spese per viaggi e trasferte elettorali per un totale pari a 859.428 euro, una cifra suddivisa in centinaia di assegni di piccolo taglio, tutti al di sotto dei 12mila euro emessi dal tesoriere sul conto corrente aperto presso Bnl e messi in contabilità senza nessun documento giustificativo delle spese sostenute, né scontrinu, né ricevute fiscali.

Nel documento consegnato da Kpmg vengono riscontrate "dal 2007 al 2010 96 operazioni relative a fatture per operazioni inesistenti per complessivi 13.579.200 euro che sono state imputate impropriamente in 22 diverse voci del conto economico".

15mila euro in aereo taxi

Solo nel 2011 sono state riscontrate fatture riportanti una descrizione generica emesse dall'agenzia di viaggi romana Dolby Travel per un valore di 228mila euro. Analizzando le fatture è emerso che i documenti erano riconducibili quasi per intero a viaggi del senatore Lusi o di persone vicine a lui.

La Dolby Travel ha emesso - anche per conto della Azzurro Viaggi fino al 2008 - fatture per 454mila euro nel 2007, 269mila euro per il 2008, 383mila per il 2009 e 171mila per il 2010.

Nel 2011 a questi numeri si aggiungono fatture per servizio di aereo taxi, di cui almeno una sarebbe riconducibile a Lusi e relativa a un viaggio Roma-Londra-Roma effettuato il 29 e 30 marzo 2011, del costo di 15mila euro.

Nella contabilità del 2011 anche importi contabilizzati come "spese di

rappresentanza" per 132 mila euro, di cui 95mila "a fronte di giustificativi di spesa anonimi che, con autorizzazione del tesoriere, risultano pagate per cassa senza indicazione di chi ha percepito il rimborso".

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