"Lutto nazionale una forzatura". Tregua finita: Schlein torna anti-Cav

All'indomani delle esequie del Cavaliere, la leader Pd si scaglia contro al scelta del lutto nazionale. Poi strizza l'occhio ai militanti anti-Silvio: "Non partecipiamo alla beatificazione..."

"Lutto nazionale una forzatura". Tregua finita: Schlein torna anti-Cav
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Sinora aveva mantenuto un atteggiamento consono e un profilo basso, come richiesto dalle circostanze. Per una volta, nessuna sbavatura formale e nessuna strumentalizzazione: giusto così. A tradire quell'apprezzabile condotta, tuttavia, Elly Schlein ci ha messo pochissimo. All'indomani dei funerali di Stato di Silvio Berlusconi, la leader Pd si è infatti unita al coretto dell'antiberlusconismo militante che da sinistra qualcuno non aveva mai smesso di intonare. Che peccato. Ci eravamo illusi che, almeno nell'area dem, fosse maturato un saggio atteggiamento di rinuncia alle polemiche anti-Cav di un tempo. Invece non è andata così.

L'apparente pax è durata il minimo indispendabile. Settantadue ore o forse anche meno. Intervistata da SkyTg24, Schlein ha difatti criticato la scelta di indire il lutto nazionale per la scomparsa di Berlusconi, rinfocolando così una polemica a scoppio ritardato. "Abbiamo trovato una forzatura inopportuna chiedere i tre giorni di lutto nazionale. È naturale che si riservi a persone che hanno unito la Repubblica, caratteristiche che non corrispondono al Berlusconi politico", ha lamentato il segretario Pd. A differenza di altri esponenti di sinistra, Schlein ha perlomeno avuto il buon gusto di dissentire a esequie terminate, ma ciò non toglie il carattere discutibile - e a nostro avviso un po' pretestuoso - della sua rimostranza.

Per contestare il lutto nazionale Schlein ha attinto a piene mani dall'armamentario di storiche accuse rivolte a Berlusconi dalla sinistra. E, al riguardo, ci sarebbe peraltro da chiedersi se ad alimentare certi annosi attriti fosse proprio il Cavaliere (come sostengono i suoi detrattori) o chi invece lo dipingeva come un belzebù in qualsiasi circostanza. Propendiamo per la seconda ipotesi. L'antiberlusconismo è stato infatti il carburante che per decenni ha alimentato l'azione politica di molti attivisti e ad ammetterlo è stata non troppo indirettamente la stessa Schlein. "Non l'ho mai conosciuto in vita. L'impegno politico di tanti è nato in opposizione al berlusconismo", ha detto la leader dem.

"Oggi al Nazareno mi trovo a esserci io a guidare la comunità democratica. Abbiamo portato rispetto al funerale. Ma non partecipiamo alla beatificazione di Berlusconi. Ricordiamo le leggi ad personam, il conflitto d'interesse. Ricordiamo la mercificazione di tutto", ha proseguito e concluso la deputata luganese.

Il fatto che Elly abbia pronunciato queste parole ostili proprio all'indomani delle esequie, ci fa sorgere un interrogativo. Non è che avesse bisogno di strizzare l'occhio all'ala più militante e de sinistra del Pd per "giustificare" a quest'ultima la sua apprezzabile partecipazione ai funerali del Cavaliere?

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