I grillini demoliscono il MoVimento

Profondi cambiamenti in vista per il M5s, pronto ad abbandonare la sua immagine in nome di un restyling obbligato dagli eventi

Conte mostra il simbolo M5s alle europee a "In mezz'ora"
Conte mostra il simbolo M5s alle europee a "In mezz'ora"
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Il M5s è pronto ad abbandonare il suo vecchio simbolo. O meglio, è costretto a farlo, visto che quello attualmente in uso appartiene a Beppe Grillo. Dal report pubblicato sul simbolo, le proposte sono diverse e sul tavolo ci sono diverse varianti, tra le quali: "modificare integralmente il simbolo", "eliminare dal simbolo esistente la dicitura 'ilblogdellestelle.it'".

"Abbiamo iniziato ad agosto con i vostri 22mila contributi e i 145 quaderni degli attori, poi la parola è passata ai 360 tra iscritti, non iscritti e giovanissimi estratti a sorte in rappresentanza della nostra comunità, che hanno realizzato un confronto deliberativo con oltre 22 ore di discussione. Riceviamo e pubblichiamo, per ciascun tema, i report di questo lungo e importante confronto deliberativo", scrivono dal M5s, che informa gli scritti che "il prossimo appuntamento è la pubblicazione dei quesiti che saranno posti al voto dell'assemblea degli iscritti tramite consultazione in rete". Inoltre, aggiungono, "dalla prossima settimana ci saranno ulteriori spazi di dibattito pubblico in cui tutti voi potrete ulteriormente intervenire, una vera e propria maratona che ci accompagnerà all'evento conclusivo 'Nova' nella splendida cornice del Palazzo dei congressi di Roma il 23 e 24 novembre".

Dalle premesse, appare evidente che Giuseppe Conte voglia smantellare completamente il Movimento così com'è stato conosciuto, lo stesso movimento che ha fatto il pieno di voti nel 2018 e che sotto la sua gestione è sceso sotto il 20%. La rottura con Beppe Grillo, il divorzio in cattivi rapporti, porterà delle conseguenze e la prima di tutte è la morte del M5s, dalle cui ceneri l'ex presidente del Consiglio spera che nasca qualcosa di più accattivante. E, infatti, oltre al simbolo durante il confronto deliberativo è stato deciso di cambiare anche il nome, "in quanto non più rappresentativo delle caratteristiche attuali del Movimento". Ma lui non ha il carisma di Grillo, non ha la verve che ha permesso al comico di mettere su un movimento politico da zero intercettando il malcontento popolare.

Tra i cambiameenti più importanti a livello tecnico, oltre a quelli appena menzionati, c'è forse quella di "eliminare il limite dei due mandati, anche per le cariche interne del Movimento".

Sono state inserite una lunga serie di ipotesi per le diverse cariche elettive, tra le quali "nessun limite per le cariche di presidente di Regione e sindaco (salvo quelli previsti dalla legge, massimo due mandati consecutivi)".

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