"La legge di stabilità non mette le mani nelle tasche degli italiani". Il vicepremier Angelino Alfano rivendica con forza il ruolo positivo del Pdl all'interno del governo Letta assicurando che, "per la prima volta dopo molti anni, la pressione fiscale sui cittadini, famiglie e imprese diminuirà". E rilancia: "Il Pdl si è confermato sentinella antitasse".
La manovra prende consistenza. All'indomani del via libera del Consiglio dei ministri che ha licenziato la legge di stabilità, il vicepremier ha voluto porre l'accento sull’abbassamento della pressione fiscale che, secondo i calcoli del ministero dell'Economia, passerà, nel prossimo triennio, dal 44,3% del 2014 al 43,3% del 2016. "Il Pdl si è confermato sentinella antitasse - ha commentato Alfano - pur essendo condizionati da situazioni sfavorevoli, la crisi economica che continua e i vincoli europei, che avrebbero influito su qualunque governo, abbiamo messo in campo misure a favore dell’occupazione e delle famiglie, facendo innanzitutto dimagrire lo Stato con un taglio netto della spesa pubblica e un piano di dismissioni pubbliche". Insomma, secondo il vicepremier, la linea visione del Pdl è stata realizzata a pieno: meno spesa pubblica, meno debito pubblico, meno tasse e più investimenti. "Dopo una lunga cura antibiotica - ha continuato - l’Italia ora ha bisogno di vitamine per tornare a crescere". Ma la partita non è ancora del tutto chiusa. Perché adesso la palla passa al parlamento. "Con questa manovra abbiamo iniziato a somministrare le vitamine degli investimenti senza fare debito e soprattutto senza aumentare le tasse - ha continuato il vicepremier - abbiamo pertanto rifinanziato l’eco bonus per le ristrutturazioni edilizie e l’acquisto di arredi, sostenendo così gli investimenti privati. Abbiamo allentato il patto di stabilità per i Comuni al fine di favorire gli investimenti locali e riattivare il settore dell’edilizia". Commentando l’approvazione della legge di stabilità, Alfano ci ha tenuto a far notare che l'esecutivo è intervenuto sul costo del lavoro riducendo l’Irpef per i lavoratori e l’Irap per le imprese.
"È l’inizio di un percorso che andrà certamente perseguito con ulteriore convinzione nel futuro e soprattutto rafforzato e migliorato in parlamento - ha concluso - non ci siamo dimenticati dei più deboli e abbiamo rifinanziato la Social card e il 5 per mille, riconoscendo il valore straordinario del no profit in Italia. Non abbiamo tagliato la sanità e abbiamo rifinanziato gli ammortizzatori sociali".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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