C'è un emendamento senza copertura che è stato approvato in commissione Bilancio, che per questo motivo dovrà riunirsi nuovamente per riparare l'errore. A essere rifinanziato con una dotazione di 450 milioni per il 2023 è il fondo per la riduzione del disavanzo eventualmente registrato dagli enti locali a seguito dell'applicazione della disciplina legislativa in materia di contabilizzazione del fondo anticipazioni di liquidità, come si legge nell'emendamento a firma di Gnassi.
Il ritorno in commissione non preoccupa il governo ma è motivo per la sinistra di una nuova polemica. Secondo fonti interpellate dall'AdnKronos, infatti, dal governo trapela che se sarà necessario si farà una correzione ma si tratterebbe comunque di un mero intervento di forma che richiederà tempi molto brevi. Che si tratti di qualcosa di meramente formale lo conferma implicitamente anche la sinistra, che interpellata dalla stessa agenzia di stampa conferma che la commissione non è ancora stata convocata. Ciò significa che il governo non teme i tempi stretti in questo caso. L'iter presunto per questo inciampo formale dovrebbe prevedere che il testo approdi in Aula e che la discussione venga avviata. Nel frattempo, arriverebbe il parere della Ragioneria generale dello Stato. A quel punto la commissione verrebbe convocata rapidamente per decidere lo stralcio della misura.
L'emendamento approvato sarebbe stato presentato dal Partito democratico e secondo quanto spiegato da fonti interne, più che esserci una mancanza di fondi, quei 450 milioni di euro assegnati al fondo per la riduzione dell'eventuale disavanzo degli enti pubblici andrebbero assegnati altrove, su altri capitoli.
Ma si tratta di un mero "incidente di percorso", come viene spiegato da fonti di governo, un incidente di forma che dopo una maratona notturna e la pressione per i tempi ristretti può anche essere messa in conto, considerando che non si tratta di un errore che inficia l'intero impianto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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