Mare mortum

Altre 30 vittime, nuovi sbarchi: fallisce la ricetta Renzi-Alfano sull'accoglienza

Mare mortum

Tenere conto degli sbarchi sta ormai diventando difficile, ma è certo che entro la fine dell'anno si conteranno a più di centomila i «migranti» approdati in Italia. Perché un assalto così non s'era mai visto. È come se il bacino della migranza si fosse convinto che il bengodi (loro) non possa continuare, che qualcosa l'Italia dovrà pur fare - e presto - per disincentivare le traversate. E che dunque conviene affrettarsi, ammassarsi seppur a rischio di morire per asfissia, com'è accaduto ieri a bordo di un barcone, e puntare a nord. Verrebbe da dir loro di non spingere perché non c'è aria, qui da noi, di ripensamenti sull'operazione Mare Nostrum. Parole, prese di posizione, appelli al solidarismo europeo a non finire. Idee, proposte per arginare l'arrembaggio, zero. Se non quelle vaneggianti di aprire sulla costa nordafricana locali uffici di raccolta, controllo e smistamento dei candidati alla migranza.
A fare il paio con la stravaganza di disseminare di Pantelleria Tour Operator il Nordafrica è la pervicacia di Renzi e del suo ministro dell'Interno Alfano nel voler coinvolgere Bruxelles nel problema. Come se l'abituale genuflettersi al «ce lo chiede l'Europa» dovesse trovare compenso nel «lo chiediamo all'Europa». La quale comprende e condivide, partecipa e lacrima, ma ha già fatto chiaramente capire che di dividersi per quote i «migranti» non se ne parla nemmeno. E che, pur capendo che accogliere e ospitare quella moltitudine costa (al contribuente) un occhio, ci arrangiassimo «nell'ambito delle risorse già esistenti».
Stando così le cose ci si chiede cosa aspettino Renzi e Alfano a fare quel che il semplice buon senso richiede, non foss'altro che per far cessare i decessi in mare («stragi che fanno vergognare il mondo», dice il cardinale Bagnasco, ma un po' di rossore dovrebbe averlo anche chi predica la politica braccia aperte, così invogliando gli imbarchi). Volgere le prue del naviglio di Mare Nostrum a sud.

Soccorso in mare per carità, ma una volta trasbordata, rifocillata, curata e rivestita, tutta quella brava gente deve essere ricondotta al porto di partenza. Fare, insomma, ciò che con altri mezzi, altre procedure e altre intransigenze fa l'Europa: salvaguardare le proprie frontiere (e se poi la presidente Laura Boldrini dovesse indignarsene, be', ce ne faremo una ragione).

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica