Nel pieno del dibattito sull’innalzamento del tetto al contante e sullo stop all’obbligo di accettare i pagamenti elettronici fino a 60 euro, si inserisce il monito del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sulla lotta all'evasione fiscale.
Il messaggio arriva durante la conferenza stampa congiunta con il presidente svizzero Ignazio Cassis. “L’evasione fiscale è un problema grave per qualunque paese, lo è in maniera importante per l’Italia e si è fatto molto infatti”. Così Sergio Mattarella, nel suo intervento al Palazzo Federale di Berna dopo il colloquio con l’omologo della Confederazione svizzera, rispondendo a una domanda sulla richiesta dell’Unione Europa di riforma fiscale contenuta nelle raccomandazioni del Pnrr contro il fenomeno dell’evasione.
Lotta all'evasione fiscale: tema centrale del Pnrr
Sergio Mattarella, in visita ufficiale in Svizzera, ha posto l’accento sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, tema fondamentale nell’agenda del premier Meloni. I ritardi sulla “messa a terra” dei soldi del Pnrr sono noti, ma il presidente ha voluto rimarcare l’importanza dell’aiuto economico di Bruxelles, anche in tema fiscale. Durante la conferenza stampa, il presidente ha chiarito che la lotta all’evasione fiscale rimarrà tra gli imperativi dell'esecutivo. “Nel Pnrr il tema dell’evasione fiscale viene sottolineato con molta concretezza e molte indicazioni ed è già stato tra l’altro definito con l’Ue e non vi sono segnali che venga cambiato”. Il capo dello Stato vuole abbassare i toni delle polemiche che hanno colpito il governo guidato da Giorgia Meloni e, allo stesso tempo, ci tiene a rassicurare le cancellerie europee sulla affidabilità economia dell’Italia in materia fiscale. Mattarella ha esortato alla cautela nel definire l’Italia come “maglia nera” dell’evasione fiscale. Rispondendo alle domande dei giornalisti presenti a Berna il Presidente della Repubblica ha sottolineato: “Sono sempre diffidente quando sento queste definizioni: maglia nera, ultimo in classifica”. Espressioni che, a detta del presidente, sono sostanzialmente “ascientifiche”.
Togliere la Svizzera dalla "Black list"
Dal canto suo, Ignazio Cassis, ha approfittato del colloquio con il presidente della Repubblica italiano per promuovere una questione importante per la Svizzera: la cancellazione dalla lista nera del 1999. “Per la Svizzera è molto importante sul piano simbolico essere stralciati dalla cosiddetta black list, non c’è nessuna ragione perché questa lista debba esistere”. Il presidente svizzero ne è convinto e ribadisce: “sarebbe un bene per le nostre relazioni che non ci fosse più”.
Il motivo è presto detto: alcuni tipi di società svizzere sono ritenute dall’Agenzia delle Entrate ancora non sufficientemente trasparenti dal punto di vista fiscale e devono sottostare a ulteriori obblighi e limitazioni.Intanto oggi, da quanto si apprende dal Quirinale, il presidente Sergio Mattarella ha rirmato la legge di Bilancio. Il testo verrà presentato in Parlamento.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.