"Con Meloni retorica ostile". Al corso di studi queer il comizio dell'assessore di sinistra

All'università di Torino, durante la prima lezione del corso sui Queer studies l'assessore di Torino Jacopo Rosatelli ha tenuto un vero e proprio comizio politico

"Con Meloni retorica ostile". Al corso di studi queer il comizio dell'assessore di sinistra
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All'università di Torino è partito il primo corso multidisciplinare d'Italia sui Queer studies, che inevitabilmente si è trasformato in un comizio anti-governativo provocatorio anche a fronte della presenza di alcuni esponenti istituzionali nel corso della prima lezione. Tutti i 400 posti dell'aula magna sono stati occupati durante la lezione, che si è tenuta rigorosamente in inglese, ma la maggior parte dei presenti ha ammesso di aver partecipato più per curiosità che per vero interesse verso il mondo queer. Al termine della lezione è stata trovata una svastica disegnata con un pennarello nero su alcuni adesivi Lgbtq, nei bagni del secondo piano della scuola di specializzazione per le professioni legali, al Campus universitario Einaudi di Torino.

Tra chi è intervenuto c'è anche Jacopo Rosatelli, assessore alle Pari opportunità del Comune di Torino eletto con Sinistra Ecogologia e Libertà, che però nel momento di prendere la parola, come riferisce il quotidiano La Stampa, non si presenta e non si qualifica. Forse una dimenticanza, o forse no. "Questo non è solo un evento accademico, ma un passo fondamentale verso un'università, una città e una società più aperta, inclusiva e consapevole della diversità", ha detto l'assessore, aggiungendo che questo corso è un impegno "in un contesto, sia nazionale sia internazionale, che non possiamo ignorare. Di preoccupanti segnali di regressione riguardo ai diritti degli individui e della comunità" Lgbtq. Quindi, Rosatelli, che è parte della giunta Lo Russo a maggioranza Partito democratico, non ha perso l'occasione di puntare il dito contro Giorgia Meloni, esplicitando il fine politico della sua presenza: "Sotto il governo di Giorgia Meloni in Italia la retorica ostile sta delegittimando le istanze di autodeterminazione e uguaglianza".

Cosa significhi non è ben chiaro, ma Rosatelli non si limita a puntare il dito sul governo Meloni, perché amplia il suo discorso sugli Stati Uniti, dove da tre settimane Donald Trump è operativo come presidente: "Rappresenta una minaccia concreta. Ricordiamo che una delle sue prime azioni fu firmare un ordine esecutivo che ridefiniva il sesso in termini binari, escludendo le persone trans e non binarie dal riconoscimento federale". Rosatelli non si ferma e prosegue il suo comizio politico all'interno dell'università, così come riportato dagli organi di stampa torinesi, durante quella che sarebbe dovuta essere una lezione universitaria.

"Dobbiamo purtroppo riconoscere che la libertà accademica è sotto attacco. Un esempio è quello che è successo al professor Zappino, che ha affrontato pressioni e tentativi di censura.

Il diritto di un docente di proporre temi di ricerca non può e non deve essere messo in discussione da chi vuole imporre una visione ideologica e restrittiva della conoscenza", ha dichiarato Rosatelli, concludendo: "L'interferenza governativa nell'autonomia universitaria rappresenta un pericoloso precedente, uno che contraddice il principio stesso della ricerca libera e indipendente". In tutto questo l'assessore non si è reso conto della sua interferenza in una lezione universitaria con un comizio politico.

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