Fiscalità, ricostruzione e sviluppo: come è andato l'incontro tra Meloni e il sindaco di Amatrice

Il premier Giorgia Meloni ha incontrato il sindaco di Amatrice Giorgio Cortellesi, a pochi giorni dall'ottavo anniversario del terremoto del Centro Italia

Fiscalità, ricostruzione e sviluppo: come è andato l'incontro tra Meloni e il sindaco di Amatrice
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“La rinascita economica e sociale dell'Appennino centrale è una priorità assoluta dell'esecutivo e che il contributo dei sindaci e delle istituzioni locali è imprescindibile per raggiungere quest'obiettivo". È quanto si legge in una nota diffusa da Palazzo Chigi al termine dell’incontro tra il premier Giorgia Meloni e il sindaco di Amatrice, Giorgio Cortellesi, che si è tenuto a Palazzo Chigi a pochi giorni dall'ottavo anniversario del terremoto del Centro Italia.

Meloni "ha rinnovato al primo cittadino - informa una nota di Palazzo Chigi -l'impegno del Governo per completare la ricostruzione e per restituire sicurezza e sviluppo ai territori colpiti dal sisma". Il sindaco Cortellesi ha ringraziato il presidente del Consiglio per aver risposto rapidamente alla sua lettera e per averlo incontrato subito dopo la pausa estiva, ma anche“per il toccante messaggio rivolto in occasione dell'anniversario del 24 agosto 2016 e per l'impegno profuso dal Governo”.

Tanti i temi del colloquio: dalle date sicure per la fine dei lavori alla “creazione di una zona con fiscalità agevolata” per le aree più dal punto di vista economiche che rientrano nelle zone rosse agli“sgravi fiscali favorevoli alle imprese che già lavorano” oppure che investono sulle giovani coppie “che vogliono venire a vivere da noi”. Ma non solo. Cortellesi ha ricordato che, finora, sono stati anticipati 480mila euro “per gestire il Cas, le spese legali dovute ai crolli del sisma”. Soldi che“dopo varie interlocuzioni la Protezione Civile non ci ha ancora risposto e detto se sono rendicontabili", ha detto il sindaco di Amatrice. Cortellesi, riferendosi alla governance delle Sae, ha aggiunto: “Amatrice non può essere condannata a restare una baraccopoli, né il Comune può gestire una problematica così complessa, trasformandosi in un'agenzia immobiliare”.

A tal proposito, il primo cittadino ha chiesto la convocazione di un tavolo con Regione e ministero. Cortellesi vuole, inoltre riportare l'intero ciclo scolastico dell'Alberghiero ad Amatrice e di un distributore di carburante in deroga.

Il sindaco ha, infine, chiesto che la città, dove attualmente ci sono ancora o 600 cantieri aperti nelle 69 frazioni, sia dotata di più vigili dal momento che vi è anche la necessità di garantire sicurezza e legalità. Infine"un brand Amatrice”, ossia un finanziamento con cui connettere i 120 ristoranti romani “promuovendo il marchio-Amatrice e i prodotti locali”.

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