"Si può essere contemporaneamente direttori dei telegiornali ed essere in predicato di diventare leader, sottoleader, coordinatori di partito?. Se lo domandava ieri sera all’inizio del Tg de La7 Enrico Mentana. Ma oggi un quesito glielo poniamo noi: a che titolo parla di Toti? Come si permette? Forse a titolo di morale giornalistica? Proprio lui che, utilizzando la poltrona di direttore che ricopre, non ha mai criticato o avanzato un dubbio legittimo per qualsiasi giornalista onesto rispetto ai compagni che mentre erano in trattativa per un seggio, vedi Lerner, Gruber, Santoro, Mineo, Mucchetti, Ruotolo, ancora svolgevano l’attività giornalistica". Lo scrive Il Mattinale, la nota politica redatta dallo staff del gruppo Forza Italia della Camera dei deputati.
"Lavoro -dice- che prima hanno solo sospeso, e poi hanno lasciato solo dopo essere stati eletti? Perché ora se la prende con Toti? Invidia, acidità di stomaco?. L’attacco rivolto a Toti è davvero scandaloso e gratuito, privo di alcuna motivazione sensata se non teso ad attaccare un collega di cui Mentana conosce le capacità e che teme possa davvero dare fastidio alla sinistra di cui il bravo direttore, piazzato a suo tempo dal Psi al Tg2, è tanto amico". Per gli spin doctor azzurri, "lo scandalo denunciato da Mentana contro un collega, con cui ha condiviso il lavoro in una testata giornalistica, perché non bisogna dimenticare i tantissimi anni in cui Enrico ha lavorato al Tg5, e - si ricorda - la lauta buonuscita ricevuta quando se ne è andato, non solo non sussiste ma fa capire una volta di più l’ipocrisia della sinistra e dei suoi uomini. Sia politici sia giornalisti, tutti devoti alla causa dell’antiberlusconismo e della distruzione di chi temono".
A Mentana ha risposto anche il diretto interessato, Giovanni Toti: "Se il direttore Mentana leggesse i giornali, capirebbe che ancora non rivesto alcuna carica all’interno di alcun partito politico, nè so che mai la ricoprirò in futuro. Per il momento dirigo con soddisfazione due tg di Mediaset e potrei continuare a farlo anche nei mesi a venire, se non verrà meno la fiducia dell’editore. Quanto ai rapporti tra giornalismo e politica credo possa trovare voci già più esperte della mia nella sua stessa rete e anche all’interno della sua testata.
Chiedesse a Santoro, Gruber e Ruotolo: due di questi tre sono stati politici, uno no solo perché non ce l’ha fatta. Io ancora no. Quando deciderò di scendere in politica certamente mi dimetterò dai tg che dirigo. Mentana stia tranquillo: sarai il primo a saperlo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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