"Mi dà fastidio, urla così tanto". Il nuovo attacco di Nanni Moretti alla Meloni

Intervistato da El Pais, il regista s'è detto spaventato del vento di destra in Italia: "La sinistra cambi, si prenda cura degli ultimi"

"Mi dà fastidio, urla così tanto". Il nuovo attacco di Nanni Moretti alla Meloni
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Nanni Moretti torna alla carica contro la destra. Il fresco settantenne ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de El Pais per promuovere il suo "Il sol dell'avvenire", nelle sale spagnole a partire dal 15 settembre, e ha colto l'occasione per attaccare il governo e il suo presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Da straordinario comunicatore, Moretti sa bene che le polemiche fanno discutere e quale modo migliore per sperare di guadagnare qualche spettatore? Ed ecco la (solita) invettiva contro la"destra rozza e aggressiva".

Il j'accuse di Nanni Moretti

Fiero uomo di sinistra, Moretti ha definito Meloni e Salvini come gli eredi politici di Berlusconi: "Hanno vinto le elezioni perchè hanno giocato con la paura e perchè la destra sa semplificare i messaggi, e già sappiamo che i messaggi semplici arrivano sempre agli elettori". Da qui il grande timore del cineasta:"C'è un vento di destra che è arrivato in Italia e che mi spaventa moltissimo. Ma non voglio parlare di politica, solo solo un regista...", la chiosa dopo aver lanciato le frecciatine. Ma ovviamente non è finita qui.

Il quotidiano spagnolo ha ricordato che circa vent'anni fa Moretti lasciò tutto per quasi due anni per promuovere il movimento dei Girotondi:"L’ho fatto solo a causa della gigantesca anomalia che Silvio Berlusconi fosse primo ministro. Aveva il monopolio dell’informazione, cosa che in una sana società democratica non sarebbe mai avvenuta. L’attuale governo ha idee opposte alle mie, ma l’anomalia che questo personaggio rappresentava con un impero mediatico coinvolto nella politica non viene riprodotta".

Il giornalista chiede dunque se il governo Meloni sia più democratico di quello di Berlusconi e Moretti ha rincarato la dose: "Non voglio usare questo aggettivo, ma in una gara di 100 metri, Berlusconi doveva percorrere solo circa 80 metri, cosa che non succedeva alla Meloni. Ma non si preoccupi, non ho alcuna considerazione per lei. Mi dà fastidio che urli così tanto. Non ha capito che non è più capo dell'opposizione, ora deve guidare l'Italia. Ha vinto con promesse di ordine pubblico che ha capito che non si realizzeranno. Una cosa è fare campagna elettorale, un'altra governare...".

Incalzato dal giornalista, Moretti ha continuato a denigrare la destra definendola "rozza e grossolana", ponendo l'accento sull'occasione per la sinistra per ritrovare la propria identità e per riaffermare valori e priorità sottovalutati dagli avversari: "La sinistra non scomparirà, ma dovrà cambiare.

Per cominciare, dovrà occuparsi di coloro che si trovano in fondo alla scala sociale, cosa che spesso non fa. I problemi di chi sta in basso, i loro salari, le periferie dove vivono e il lavoro che svolgono. La sinistra dovrà ricordarsi perché è nata".

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