L’insulto è diventato la migliore arma della sinistra. Il Partito democratico riesce nell’impresa di prendere due ambiti teoricamente straordinari, come la politica da una parte e la critica cinematografica dall’altra, e rovinarli completamente. Il profilo social ufficiale del primo partito d’opposizione ha appena pubblicato una riedizione tutta italiana della nomination degli Oscar. A finire nel mirino sono gli “attori” protagonisti del governo italiano. Da Giorgia Meloni a Matteo Salvini, passando per Carlo Nordio e Daniela Santanchè, ecco tutte le previsioni del Pd.
La serata di gala si presenta con un titolo autoesplicativo: “Il peggior film mai visto dagli italiani”. Il commento del profilo dem è corredato dalle immagini delle nomination. Si parte con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni che, con sprezzo del ridicolo, viene nominata per la “migliore bugiarda protagonista” in “Abolizione delle accise”. Insomma, il solito film anti-governativo già proposto più e più volte dai democratici.
All’appello non poteva mancare il ministro dei Trasporti Matteo Salvini. Il leader del Carroccio, secondo il social media manager del Pd, riceverà la nomination per “migliore arrampicata di specchi” in “Mamma mi hanno sabotato i treni”. Poco importa se, a confermare la tesi di Salvini, ci sarebbe un esposto delle Ferrovie di Stato e diversi video che gridano al sabotaggio.
Le risate finiscono, però, quando dall’attacco goliardico si passa agli insulti più gravi. Se il ministro della Giustizia Carlo Nordio viene descritto come “complice” dei criminali, allora forse il diritto di parola si trasforma in un ambiguo diritto all’insulto. Al titolare di Via Arenula spetta la nomination per “migliore complicità coi criminali” in “Volo di stato per Almasri”. Il quale, come ha ribadito il ministro degli Interni Matteo Piantedois, è stato espulso e rimpatriato dal Viminale per ragioni di sicurezza. Su tutt’altro versante, ma sempre attuale viste le ultime cronache, i dem offrono a Daniela Santanchè la nomination per “migliore attaccamento alla poltrona” in “Indagine su una ministra al sopra di ogni sospetto”. E qui, nel caso del ministro del Turismo, il garantismo dem è un lontano ricordo.
Ma non solo. Al ministro degli Esteri, Antonio Tajani, il Pd offre una nomination per “miglior film fantasy” in “Pensioni minime a 1.000 euro al mese”.
Nella lista degli attori non poteva mancare anche il “miglior film dell’epoca” diretto dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Nell’ultimo delirio dem c’è spazio perfino per “il chiodo” citato da Salvini, che riceve la nomination per “migliore attore non protagonista”. Da Marte è tutto, linea allo studio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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