La minoranza rumorosa

Non voglio scrivere d’altro, scegliere un tema più a botta sicura. Sono veramente stufo di dovermi sentire in crescente imbarazzo ogni volta che la Chiesa finisce in prima pagina; stufo di dover scegliere, cioè, tra l’ingoiarmi un’opinione o sentirmi un impudente qualora la esprima, dovermi sentire cioè un mangiapreti nel caso io dica anche delle cose normalissime o addirittura banali. Non è possibile, nel 2009, in uno Stato occidentale, che scrivere di cose vaticane debba ancora essere un problema: questo tentativo di bipolarizzare anche la Chiesa - il governo le dà sempre ragione, l’opposizione sempre torto - è ridicolo e democraticamente fallace: anche perché i sondaggi, i famosi sondaggi, dicono chiaramente che stare col Vaticano e stare con la maggioranza degli italiani non è matematicamente possibile.

Testamento biologico, Legge 194, aborto, coppie di fatto, divorzio breve, laicità dello Stato: su questi temi, per esempio, non è la sinistra a pensarla in maniera difforme dal Vaticano: è-la-maggioranza-degli-italiani, e lo è anche la maggioranza degli italiani di centrodestra: è chiara questa cosa? Volete vedere i sondaggi? Ne siete al corrente? Ma soprattutto: ne è al corrente il governo? Ogni volta che ne discuto con qualcuno appunto del governo, poi, la risposta è sempre la stessa: bisogna avere la Chiesa dalla propria - dicono - che tanto le questioni etiche non spostano voti. Loro ne sono sicuri. Io no.

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