"Molto vicino a Meloni, dietrologie ridicole". Pier Silvio Berlusconi spegne le polemiche

L'amministratore delegato di Mediaset, intervistato nel libro di Bruno Vespa, ribadisce la vicinanza al presidente del Consiglio per gli sviluppi dei fuorionda di Striscia la notizia: "Sono molto dispiaciuto"

"Molto vicino a Meloni, dietrologie ridicole". Pier Silvio Berlusconi spegne le polemiche
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Subito dopo la separazione tra Giorgia Meloni e Andrea Giumbruno si è scatenata una corsa agli sciacalli da parte di chi ha provato a creare astio tra il presidente del Consiglio e Mediaset, cavalcando l'onda emotiva del divorzio per avanzare chissà quale sospetti e arrivando a scomodare complotti inqualificabili. A smentire tutte le indiscrezioni maligne è stato Pier Silvio Berlusconi in occasione dell'intervista affidata al nuovo libro di Bruno Vespa Il rancore e la Speranza.

La vicinanza di Pier Silvio Berlusconi a Meloni

L'amministratore delegato di Mediaset è stato interpellato sulla polemica suscitata dai fuorionda resi noti da Striscia la notizia relativi agli atteggiamenti di Andrea Giambruno, allora conduttore di Diario del giorno (programma in onda su Rete 4). "Sono molto vicino a Giorgia e sono molto dispiaciuto", ha sottolineato. Oltre all'aspetto umano ha voluto esprimere parole chiarissime in riferimento alle voci al veleno messe in circolazione un istante dopo la separazione: "Tutte le dietrologie sono ridicole".

In tal modo Pier Silvio Berlusconi ha messo a tacere tutti gli sciacalli che non avevano perso tempo per approfittare di una situazione di dolore tirando in ballo un ipotetico ruolo svolto da Mediaset per quanto riguarda la dinamica dei fuorionda diffusi da Striscia la notizia. Dubbi insinuati che avevano raggiunto livelli indegni, tanto da spingere il figlio del Cavaliere a porre la parola fine sulla vicenda che ha fatto tanto discutere l'opinione pubblica: "Su questo tema non ho altro da aggiungere".

Non a caso giorni fa è stata proprio Giorgia Meloni a smentire sia ipotetiche divisioni nella maggioranza di centrodestra con gli alleati Antonio Tajani e Matteo Salvini sia presunti problemi con Mediaset, parlando anzi di "un clima generale sereno" all'interno del governo. A questo si aggiunge il fatto che, come riportato da Paolo Bracalini su ilGiornale, una fonte di primo piano a Palazzo Chigi ha respinto i retroscena su vendette e diktat di Fratelli d'Italia all'indirizzo dell'azienda: "Nessuno è irritato con Mediaset o con la famiglia Berlusconi".

Il retroscena su Mediaset

Al centro dell'intervista con Bruno Vespa non è stato trattato solamente l'argomento del divorzio tra Meloni e Giambruno. Nel corso del colloquio è stato affrontato anche il tema di Mediaset, con Pier Silvio Berlusconi che ha rivelato come nel 1998 si rischiò davvero la vendita di fronte a un'offerta importante arrivata da Rupert Murdoch. In quell'occasione fu forte il pressing suo e di Marina: "Facemmo pesare la nostra opinione, ma la decisione è stata ovviamente di nostro padre, non solo per amore nei confronti delle aziende, ma soprattutto nei confronti dei nostri collaboratori". Evidentemente ha rappresentato un peso notevole il rapporto con le persone che lavorano a Mediaset.

Infine l'amministratore delegato dell'azienda ha puntato l'attenzione sul via libera giunto dall'Antitrust europeo perché la Media for Europe possa eventualmente assumere il controllo della tedesca Prosiebensat. Un passo importante, un elemento decisivo per il futuro del progetto in cantiere: "Siamo orgogliosi che per una volta sia un'azienda italiana a spingere un progetto internazionale e non a essere comprata da aziende straniere".

L'obiettivo finale resta quello di dare vita a una grande piattaforma europea per la distribuzione di contenuti e per la vendita della pubblicità, "che abbia dimensioni e tecnologie tali da farci sedere allo stesso tavolo dei giganti del web".

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