Napolitano punta su Bersani e si prepara a lasciare il Colle. Ma c'è chi vuole un suo bis

Spunta l'ipotesi "congelamento" per evitare lo stallo: prorogare gli inquilini di Colle e Palazzo Chigi. Ma Napolitano smentisce: "Non esiste un mandato a termine

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano

"Per il Colle non esiste un mandato a termine". Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano smentisce le voci che circolano da alcuni giorni su un suo possibile bis al Quirinale. "L’ho già detto tante volte - ha ribadito il capo dello Stato - non credo che sarebbe onesto dire: 'state tranquilli, io posso fare il capo dello stato fino a 95 anni'". Il discorso è chiuso? Mica troppo. Perché, nei palazzi romani, l'ipotesi "congelamento" si fa sempre più strada. L'idea è appunto quella di riconfermare gli attuali vertici istituzionali, Napolitano al Quirinale e Monti a Palazzo Chigi, per uscire dallo stallo politico che si è venuto a creare dopo le elezioni. Un'ipotesi che sta prendendo piede in certi ambienti prendendo a esempio il Belgio che, per quasi due anni, ha mantenuto in carica Yves Leterme in attesa di tornare alle urne.

"Andare a rivotare non mi interessa. Non ho potere di scioglimento delle Camere". Uscendo dall’Università Von Humboldt, Napolitano ha allontanato l'ipotesi di tornare alle urne in tempi stretti dubitando che anche il futuro presidente della Repubblica possa pensare a sciogliere le Camere. Insomma, la strada sembrerebbe traccia. Bisogna, però, vedere se il centrosinistra sarà in grado di formare un governo che abbia i numeri giusti per andare avanti senza incantarsi su ogni votazione di Palazzo Madama. Il rischio di far piombare il Paese in una situazione di stallo è più che evidente. Senza entrare nel merito, il capo dello Stato ha comunque fatto capire che bisogna vedere di trovare il modo per "dare un governo all’Italia". Molte forze politiche vedono in lui l'uomo chiave per riuscire a traghettare il Paese fuori dalla crisi politica. Secondo una suggestione riportata anche da Repubblica, l'ipotesi di "congelare" l'incarico al Quirinale starebbe appunto serpeggiando a Roma, anche se nessuno l'avrebbe ancora messa sul tavolo di Napolitano che, sebbene si sia sempre detto contrario, non si tirerebbe mai indietro qualora venisse messo con le spalle al muro. "Certo, non per sette anni - spiega Francesco Bei su Repubblica - ma soltanto per il tempo necessario a traghettare il paese fuori da questa situazione. E condurre per mano il sistema politico verso l'autoriforma e nuove elezioni". Lo stesso discorso varrebbe per il Professore a Palazzo Chigi togliendo così Pier Luigi Bersani dall'impiccio di dover formare un governo di minoranza sol rischio che gli venga un "coccolone" a ogni votazione al Senato. Ovviamente il "congelamento" delle alte cariche durerebbe giusto qualche mese per "tornare al voto con una nuova legge elettorale in autunno o nella primavera del 2014".

Per il momento Napolitano vuole tentare la carta del governo Bersani. Nel giorno in cui il leader piddì elenca gli otto punti su cui chiederà la fiducia a tutti i partiti, il capo dello Stato insiste nel seguire la procedura voluta dalla Costituzione.

Proprio per questo non scioglierà le Camere, conferirà l'incarico a Bersani dopo aver effettuato lo stanco rito delle consultazioni e passerà il testimone al futuro inquilino del Quirinale. Sperando, nel frattempo, che l'Italia non soccomba allo "tsunami" grillesco.

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