
Ancora una volta la senatrice a vita Liliana Segre resta vittima di gravissime offese sui social network dopo la sua partecipazione alle celebrazioni del 25 aprile a Pesaro. "Sanguisuga ebrea"; "la più nazista di tutte"; "vecchia il popolo italiano non ti vuole"; "stanno facendo la raccolta differenziata". Sono solo alcuni dei pesanti insulti indirizzati alla senatrice, comparsi nei commenti sotto i video dei festeggiamenti del Comune di Pesaro e del sindaco Biancani per la festa di Liberazione. Insulti farneticanti che destano particolare scalpore visto che vengono rivolti ad una donna che fu rinchiusa in un campo di concentramento, da cui riuscì a salvarsi miracolosamente. Immediata la solidarietà del sindaco di Pesaro, Andrea Biancani: "Sono parole gravi che andrebbero perseguite dalla giustizia. Pesaro è con lei e bene, benissimo abbiamo fatto a darle la cittadinanza onoraria".
"Purtroppo assistiamo a un'altra ondata di messaggi degli hater - commenta al Corriere il figlio della Segre, l'avvocato Luciano Belli Paci - non solo quelli sulle pagine social del Comune di Pesaro. Anche l'ex sindaco Matteo Ricci (oggi europarlamentare Pd) ha fatto un post sull'evento dove sono comparsi gli insulti. E ieri è stata bersagliata da una sfilza di schifezze la pagina della Rai dove si parlava del documentario su mia mamma. Ormai è una costante, quando si parla di Liliana Segre questi 'signori' si danno appuntamento. Penso non le faccia piacere. Alla cerimonia a Pesaro è andata a sorpresa e ha ricevuto manifestazioni di grande simpatia e affetto. È molto legata alla città dove trascorre le vacanze e dove è nato mio padre". "Siamo alle solite - dice ancora Belli Paci in una dichiarazione riportata da Repubblica - Ormai ogni volta che mia madre partecipa ad un evento pubblico si scatena l'ora degli odiatori. Una cosa che ovviamente le dispiace, anche se è abituata ormai da anni e certo non si fa spaventare''.
"Nel ribadire con assoluta fermezza la mia totale condanna per qualunque atto di antisemitismo - scrive sui social il presidente del Senato Ignazio La Russa - esprimo solidarietà mia personale e del Senato della Repubblica alla senatrice Liliana Segre, vittima di vergognosi insulti sulla pagina social del comune di Pesaro".
"Esprimo la mia solidarietà alla senatrice a vita Liliana Segre, oggetto di vili e intollerabili insulti sui social", afferma il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana. "A lei va la mia vicinanza. È fondamentale essere uniti nel contrasto all’odio e nella difesa della memoria e dei valori democratici".
"Il Partito democratico sta con Liliana Segre, che continua a essere faro ed esempio contro l’odio e l’indifferenza, che hanno portato alle pagine più buie della nostra storia", dichiara la segretaria del Pd Elly Schlein. "Gli insulti vergognosi ricevuti dalla senatrice Segre dimostrano quanto ci sia ancora bisogno del suo impegno per una società più libera, giusta e consapevole. E quanto tutto noi dobbiamo impegnarci ogni giorno contro l’odio in ogni sua forma, contro l’antisemitismo, contro il razzismo, contro questa violenza dilagante che troppo spesso sulla rete rimane impunita e non lo possiamo accettare. Siamo al suo fianco".
"Alla senatrice Liliana Segre giunga la piena e totale solidarietà mia e di tutto il gruppo di Fratelli d'Italia alla Camera per gli ennesimi e beceri insulti, intrisi d'odio e violenza, ricevuti sulla pagina social del comune di Pesaro, dove ha presenziato in occasione delle celebrazioni del 25 aprile. Questo dilagante antisemitismo va condannato senza indugio e siamo certi che la senatrice a vita, che ha vissuto in prima persona l'abominio della Shoah, non si farà intimidire''. Così Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera.
"Vicinanza e solidarietà alla senatrice Liliana Segre bersaglio ancora una volta di insulti e attacchi vergognosi", afferma Carlo Calenda, leader di Azione. "Io e tutta la comunità di Azione siamo con lei, riconoscenti per il coraggio e lo stile della sua quotidiana testimonianza".
"Solidarietà e vicinanza da parte di tutti i senatori del gruppo di Fratelli d’Italia alla senatrice Liliana Segre che a seguito della sua partecipazione ad un evento a Pesaro è stata vittima di vergognosi ed ignobili insulti antisemiti dai soliti leoni da tastiera", dichiara il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan. "Non è la prima volta che la senatriceè oggetto di parole di odio, sintomo di un fenomeno preoccupante che va non solo censurato senza esitazioni o distinguo, ma anche perseguito colpendo con fermezza i colpevoli quando, oltre che la decenza, infrangono le leggi in vigore. Queste parole suonano ancora più gravi perché giungono a pochi giorni dalle celebrazioni per gli 80 anni dalla Liberazione dalla dittatura nazista e fascista, di cui Liliana Segre porta incise nella sua memoria, e non solo, le sofferenze. Siamo certi che quanto accaduto non inciderà minimamente in quella sua quotidiana opera di testimonianza e di denuncia della Shoah per cui non smetteremo mai di esserle grati".
"Piena solidarietà alla senatrice Liliana Segre per i vergognosi insulti ricevuti sulla pagina social del Comune di Pesaro, dopo la sua partecipazione alle celebrazioni del 25 aprile. I rigurgiti di antisemitismo che continuano ad affiorare sono inaccettabili e devono essere condannati senza alcuna ambiguità. Attaccare la senatrice Segre significa oltraggiare la memoria, la storia e i valori su cui si fonda la nostra democrazia", ha scritto su X Mara Carfagna, segretario di Noi Moderati.
"Esprimo la mia piena solidarietà e il mio affetto a Liliana Segre - dichiara in una nota il senatore Antonio De Poli (Udc) - ancora una volta bersaglio di un odio vile e inaccettabile. Quello che è accaduto sui social, dopo la sua partecipazione alle celebrazioni del 25 Aprile a Pesaro, è vergognoso".
"Liliana Segre è l’orgoglio della nostra Repubblica - scrive in una nota il senatore Francesco Verducci (Pd) - la testimonianza vivente dei valori di pace, libertà, eguaglianza e non discriminazione sui quali si fonda la nostra Costituzione. Gli insulti assurdi sui social indirizzati contro di lei sono un veleno inquietante e distorto. Certamente Liliana non si farà intimidire, e noi continueremo a seguire il suo esempio".
"Esprimo tutta la mia solidarietà e vicinanza alla senatrice a vita Liliana Segre per gli insulti ricevuti sulla pagina del comune di Pesaro dove ha partecipato alle celebrazioni del 25 aprile", dichiara Irene Manzi, capogruppo Pd in commissione cultura alla Camera. "Sono parole orribili e gravissime che non possono essere ignorate. Mi auguro che i responsabili vengano identificati e perseguiti. La vita intera di Liliana Segre è stata dedicata alla Memoria della Shoah: provo sdegno e vergogna per l’odio e la violenza con cui si tratta una donna che ha vissuto la terribile esperienza della deportazione e dei campi di concentramento e che ha testimoniato per tutta la sua esistenza questo dramma. Dovremmo esserle soltanto grati".
"Gli attacchi social a Liliana Segre dopo la sua partecipazione alle celebrazioni del 25 aprile a Pesaro hanno superato il limite", dichiara la senatrice Raffaella Paita, capogruppo al Senato di Italia Viva e componente della commissione Segre. "Sono insulti vergognosi a una personalità straordinaria come quella della senatrice a vita, veri e propri rigurgiti di antisemitismo che ci preoccupano. Solidarietà e vicinanza a Liliana Segre, che non smetteremo mai di ringraziare per la sua testimonianza e la sua opera contro tutte le forme di discriminazione".
"Esprimiamo piena solidarietà alla senatrice a vita Liliana Segre - si legge in una nota del Movimento 5 Stelle - ancora una volta bersaglio di insulti vergognosi e intollerabili.
La sua testimonianza è un patrimonio di memoria e civiltà per tutto il nostro Paese. Chi offende Liliana Segre offende la nostra storia e i valori democratici su cui si fonda la Repubblica. Siamo e saremo sempre al suo fianco".
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