"Non puoi decidere solo tu cosa fare". Conte risponde a Grillo

La risposta a muso duro dell'attuale capo del M5s a Grillo è immediata e durissima: "Il cambio della regola del doppio mandato verrà decisa dagli iscritti. Andava tutto bene quando parlavano tre persone?"

"Non puoi decidere solo tu cosa fare". Conte risponde a Grillo
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Ha impiegato pochissime ora a rispondere in maniera irritante a Beppe Grillo: nel suo filmato pubblicato sulle sue piattaforme social, lungo tre minuti e venticinque secondi, Giuseppe Conte non ci sta a leggere l'ennesimo diktat impartito dal fondatore del Movimento 5 Stelle, il quale oggi pomeriggio aveva dichiaratamente una propria netta contrarietà sul suo blog riguardo tre punti molto chiari: il simbolo, il nome e il limite massimo dei due mandati non si toccano, perché sono "pilastri non negoziabili e non possono essere modificati a piacimento". L'ex presidente del Consiglio, quindi, coglie la palla balzo per inscenare ancora più duramente questo scontro frontale tra i due e rende pan per focaccia (rigorosamente ligure) nei confronti del comico di Genova.

In vista della prossima assemblea costituente che si terrà il 4 ottobre - giorno del quindicesimo anno di vita del Movimento - Conte ribadisce che in quella circostanza "potremo discutere di tutto, potremo rifondarci integralmente". E come? Facendo esattamente l'opposto rispetto a quanto avanzato da Grillo, giusto per acuire una crisi sempre più intensa: ovvero cambiando "anche il simbolo e la denominazione", nonché "le regole organizzative" che potranno essere discusse, come proprio quella "del doppio mandato". Quest'ultima norma, assicura Giuseppi, "è già stata cambiata in passato: vi ricordate il mandato zero?", continua alludendo a quella "genialata" partorita cinque anni fa da Luigi Di Maio quando ancora era il capo politico dei 5 Stelle.

Insomma, "non possiamo ammettere che quando a pronunciarsi sia la comunità degli iscritti, si debba decidere da parte di alcuni arbitrariamente e preventivamente di cosa si può discutere e su che cosa si può deliberare", è la sintesi del suo messaggio video. Il contrattacco a Grillo è diretto: "Quando in passato certe decisioni venivano prese da tre o quattro persone andava tutto bene e adesso invece è la comunità degli iscritti, nell'ambito di un processo costituente così coinvolgente, coraggioso e rivoluzionario, questo non va più bene". Un vero e proprio e spartiacque, quello dettato dalle parole dell'ex inquilino di Palazzo Chigi, che ora potrebbe veramente determinare la conclusione di questa corrispondenza d'amorosi sensi (se mai fosse esistita).

Ecco allora che Conte cerca disperatamente di tenere le truppe accanto a sè - in un momento in cui il fuggi fuggi generale parrebbe essere consolidamente avviato dopo il flop alle elezioni europee - e invita tutti alla fermezza: "Affrontiamo allora questo processo con animo sereno e coraggioso, affrontiamolo liberando tutte le nostre energie". Perché "dobbiamo rilanciare la nostra originale carica rivoluzionaria innovativa: il sistema politico ha sempre più bisogno del Movimento 5 Stelle", dice concludendo.

Anche se, in realtà, i risultati del voto per l'Europarlamento avevano sostenuto tutt'altro. Di questo passo, con una scissione sempre più imminente, il M5s avrà più parlamentari che elettori. Con tanti saluti ai "ragazzi meravigliosi".

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