Omicidio Sharon, la Lega: "Sono questi i nuovi italiani?" La sinistra insorge

La Lega va all'attacco sulla cittadinanza dopo l'arresto di Moussa Sangare, l'italiano originario del Mali che ha confessato di aver ucciso Sharon Verzeni

Omicidio Sharon, la Lega: "Sono questi i nuovi italiani?" La sinistra insorge
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La Lega va all'attacco sull'arresto di Moussa Sangare, Il 31enne di nazionalità italiana ma originario del Mali che ha confessato di aver ucciso Sharon Verzeni.

"Spero venga fatta chiarezza il prima possibile e, in caso di colpevolezza, pena esemplare, senza sconti. Complimenti ai carabinieri", tuona su Facebook il vicepremier Matteo Salvini che, nel dare la notizia, sottolinea che il responsabile dell'omicidio ha "origini nordafricane e cittadinanza italiana" con un velato riferimento alle polemiche delle ultime settimane sul tema della cittadinanza. Laura Ravetto, responsabile del dipartimento Pari opportunità del partito, incalza: "L'uomo sospettato di aver ucciso Sharon è stato identificato come un 31enne nato a Milano, di origine straniera, e con problemi psichici accertati".

Ravetto aggiunge che"questo presunto assassino" avrebbe ucciso"apparentemente senza motivo" e definisce l'omicidio un "episodio tragico che devi farci riflettere". La deputata leghista, infine, si chiede: "Davvero sono questi i nuovi italiani a cui aspiriamo?". Il senatore Claudio Borghi, suo collega di partito, ironizza così su X:"Oh, abbiamo i giornali che per una volta ci dicono la nazionalità di un criminale. È ITALIANO (tutto maiuscolo nel testo). Si chiama Moussa Sangaré".

Dall'opposizione Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, attacca Salvini per aver già decretato la colpevolezza di Sangare e per aver chiesto una"pena esemplare" con l'orribile tentativo di "accreditare una origine etnica del femminicidio". Secondo Zanella "questo è inaccettabile" perché nega "la trasversalità" di un fenomeno che non fa distinzioni tra classi sociali, colore della pelle o confini e nasce in famiglia."Troppo spesso il maschio killer è marito, compagno, partner", sentenzia l'esponente di Avs. Critiche arrivano anche dal renziano Davide Faraone che sui suoi social distingue "le persone civili" che "pregano per Sharon", confortano i suoi familiari e ringraziano gli inquirenti e le forze dell’ordine, mentre quelle incivili "ricercano morbosamente la nazionalità dell’assassino per capire quanto indignarsi e nel frattempo scatenano una becera campagna politica su un terribile omicidio".

Il deputato calendiano Enrico Costa, invece, osserva che, finora, sulla carta stampata vi sono stati "in ogni articolo, neanche troppo velati, i sospettucci gettati lì sul compagno di Sharon Verzeni, Sergio Ruocco" e si chiede, pertanto, se tutto questo rientra nel"diritto di cronaca".

Costa invita l'ordine dei giornalisti ad "aprire una bella istruttoria sul modo di lavorare di certa stampa, ma dubitiamo che lo faccia, più facile sparare a zero su fantomatici bavagli che mettersi contro i giornaloni”.

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