Il piano segreto di Renzi: federarsi con Calenda per preparare la scalata alle Europee del 2024

Il disegno dell'ex premier parte da una convinzione: "Le elezioni europee sono il momento in cui il governo Meloni rischia di andare a casa. Fino alle europee ci arrivano, dopo non so"

Il piano segreto di Renzi: federarsi con Calenda per preparare la scalata alle Europee del 2024

Milano - La federazione del Terzo polo, con il sì d'Italia viva, è realtà. Iv e Azione non si fondono ma consolidano la loro intesa, guardando al modello macroniano di Renew europe. Matteo Renzi non si fa affatto da parte. Anzi, è ben presente nella guida di questo e dei prossimi processi politici. La data non è casuale: il 4 dicembre è la data della sconfitta del referendum costituzionale. del 2016. Lo scenario è City Life a Milano, nel gate 4 del MiCo. Sala piena dentro e fuori, per un obiettivo che da un po' di tempo a questa parte rimane lo stesso: il centro. Come lo stesso nome dell'evento, "Palla al centro", tende a ribadire.

Le scelte dirigenziali: Renzi sarà il presidente d'Iv, mentre Ettore Rosato e Teresa Bellanova entreranno nella federazione con Azione di Carlo Calenda: «Rispetto ai tempi dell'insediamento del governo di centrodestra, cambiano i toni della dialettica che Renzi innesca con il presidente Meloni: «Per me - tuona - la legge di bilancio è veramente mediocre. Da ieri è aumentata la benzina perché Meloni non ha rinnovato lo sconto del governo Draghi; dal 1 gennaio aumentano le sigarette. Benzina e sigarette sono robe da prima Repubblica».

E se Calenda, incontrando il premier, ha voluto fare un «tutorial», il Terzo polo tutto e Iv in primis non hanno alcuna intenzione di prendere il posto di Forza Italia, e come potrebbero, nel governo e nella maggioranza. I renziani non saranno «ruota di scorta»: il fondatore lo rimarca. C'è spazio anche per lo stato di salute del Partito democratico, con l'annuncio della candidatura alla segreteria di Elly Schlein a fare da sfondo. Il deputato Francesco Bonifazi riporta via Twitter tutt' altro che un dettaglio: «Se non ci fosse stato Renzi e il suo 40% alle europee del 2014 Schlein non sarebbe mai stata eletta. Se non ci fosse stata la rottamazione non sarebbe mai stata candidata. Poi ognuno fa le scelte che vuole. Ma la verità storica e che senza Renzi Elly non sarebbe mai stata eletta». La Schlein, che oggi fa l'anti-renziana, come prodotto della «rottamazione».

E poi l'Europa: quello è l'orizzonte quello vero - disegnato da Renzi. «Le elezioni europee sono il momento in cui il governo Meloni rischia di andare a casa. Fino alle europee ci arrivano, dopo non so», argomenta l'ex presidente del Consiglio, poco dopo il suo intervento in assemblea, a Mezz' Ora in più, su Rai3. Il fondatore d'Iv pensa che Macron possa essere l'attore principale della politica europea per i prossimi anni, e all'inquilino dell'Eliseo guarda per il 2024, l'anno in cui il Terzo polo si misurerà per la prima volta il suo consenso su base nazionale, dopo l'esperimento delle scorse elezioni politiche.
Le parole che risuonano sono due: «credibilità» e «forza». Macron già le esprimerebbe. E il macronismo italiano, stando alla strategia, dovrebbe incarnarle anche in termini di consenso, in prospettiva ma manco troppo, arrivando primo quando si tratterà di rinnovare il Parlamento Ue di Strasburgo e Bruxelles.

Un passaggio sul populismo dell'ex «avvocato degli italiani», che l'ex premier chiama Giuseppe «condono» Conte: «È l'esatto simbolo di tutto quel che noi non vogliamo essere; noi dobbiamo essere l'esatto opposto di Conte: credere nei nostri valori e ideali, non cambiarli un giorno sì e l'altro pure». Renzi rivendica la nascita d'Iv, dunque l'uscita dal Pd, perchè senza quel passaggio Mario Draghi non sarebbe mai arrivato al vertoice di Palazzo Chigi.

Come proposta strutturale, Renzi evidenzia di nuovo la necessità del Mes: «Io le dico - rivolgendosi alla Meloni - : smetta di litigare con Macron su 200

migranti, la smetta di fare la populista sul Mes, e prenda i 37 miliardi per la sanità dei cittadini». Lo stesso Mes che, per il leader d'Iv, dovrebbe essere sostenuto anche dal Pd, che è in attesa di scegliere il segretario.

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