La piazza dei Forconi agita la sinistra. Che grida allo scippo, come se ci fosse un monopolio - ovviamente rosso - della protesta. Chi osa manifestare senza le insegne dei soliti sindacati e dei vecchi movimenti finisce nel tritacarne mediatico e politico. E' questa la parola d'ordine. Susanna Camusso va all'attacco dei nuovi contestatori. "Vedo in quel movimento un grande rancore e troppi slogan che hanno inclinazioni autoritarie e repressive - ha attaccato il segretario della Cgil -. Non si capisce che cosa vogliano. La loro protesta non è esercizio democratico, è sopraffazione". Insomma, il sindacato ha paura di essere scavalcato e rilancia: "Se non avremo risposte torneremo nelle piazze perchè a galleggiare questo paese va alla rovina e noi alla rovina non ce lo vogliamo portare". Intanto la protesta dei Forconi continua a infiammare il Paese. La segue a ruota il presidente della Camera Laura Boldrini che, in un videomessaggio, cerca di smorzare i toni della protesta: "Quello che non serve è gettare
538em;">benzina sul fuoco di questa rabbia, mirare esclusivamente allo scontro di certo non aiuta chi non riesce ad arrivare alla fine del mese".
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