Pnrr, presentata la richiesta per VII rata: "Siamo il primo Paese a richiederla"

Giorgia Meloni sottolinea il lavoro fatto dal suo governo nonostante chi ha sempre sostenuto il contrario: "Un primato che ci consentirà presto di superare quota 140 miliardi di euro, oltre il 72% della dotazione complessiva"

Giorgia Meloni e Tommaso Foti in parlamento
Giorgia Meloni e Tommaso Foti in parlamento
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Nel penultimo giorno dell'anno, il presidente del Consiglio ha fatto il punto sulla gestione dei fondi del Pnrr e, smentendo tutte le bugie che sono state dette in merito negli ultimi mesi, Giorgia Meloni afferma che "l'Italia è la prima nazione europea a presentare formale richiesta per il pagamento della settima rata del Pnrr". Palazzo Chigi in queste ore ha fatto sapere che il nostro governo ha trasmesso oggi alla Commissione europea la richiesta per il pagamento di 18,3miliardi di euro, corrispondenti, appunto, alla settimana rata. La richiesta, si legge nella nota, "segue i lavori della Cabina di regia Pnrr del 29 novembre scorso, presieduta dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per la verifica del conseguimento dei 67 obiettivi collegati, distinti in 32 target e 35 milestone".

Questo, ha sottolineato il premier, "è un primato che ci consentirà presto di superare quota 140 miliardi di euro, oltre il 72% della dotazione complessiva del Piano". Nonostante, negli ultimi due anni, l'esecutivo Meloni sia stato criticato aspramente da chi sosteneva, o forse sperava, che non si stavano raggiungendo i risultati necessari pr ottenere il finanziamento europeo, il governo lavorava alacremento per spuntare le voci dalla lista in collaborazione con le amministrazioni territoriali, per completare tutto entro i tempi stabiliti. Ma le sfide non sono ancora finite e il 2025, spiega il presidente del Consiglio, "sarà un anno fondamentale per la fase 2 del Pnrr, cioè la messa a terra degli investimenti. È una fase cruciale, che non ammette ritardi e che vede il Governo e tutte le amministrazioni coinvolte in prima linea per raggiungere l'obiettivo".

Il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le politiche di coesione, Tommaso Foti, ha spiegato in una nota che i 67 obiettivi connessi alla settima richiesta di pagamento sono "misure fondamentali per la modernizzazione e la crescita dell'Italia, quali l'avvio degli interventi per il potenziamento delle infrastrutture portuali, ferroviarie, stradali e urbanistiche, che rappresentano un presupposto fondamentale per proseguire nello sviluppo del Mezzogiorno e nella concreta riduzione dei divari territoriali". Il Pnrr "non ammette soste", sottolinea, tanto che già dai primi giorni del 2025 il ministero da lui guidato sarà impegnato nel conseguimento degli obiettivi previsti nelle ultime tre rate e per il monitoraggio rafforzato sullo stato di attuazione del Piano.

Palazzo Chigi entra nello specifico delle richieste e spiega che tra gli obiettivi della settima rata ci sono "gli investimenti per l'implementazione delle infrastrutture di trasmissione dell'energia elettrica (SA CO I.3 e Tyrrhenian link), il potenziamento della flotta di autobus e di treni a emissioni zero per il trasporto regionale, dei nodi metropolitani e dei principali collegamenti nazionali".

E ancora, "la riqualificazione di molte stazioni ferroviarie, le misure per la cybersicurezza, l'attivazione di 480 Centrali Operative Territoriali (COT) per rafforzare le prestazioni in materia di salute pubblica, gli investimenti per una migliore gestione delle risorse idriche".

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