E dopo qualche giorno di silenzio, «ordinato» dal capo delle toghe rosse di Area Eugenio Albamonte, il ministro della Giustizia Carlo Nordio parla all'inaugurazione dell'Anno giudiziario delle Camere penali. Davanti ai legali esalta «la nobilità della professione forense», di chi «difende sempre - anche a livello psicologico - coloro che davanti al magistrato sono deboli, intimoriti, quasi annichiliti», tremanti e insonni «soprattutto se sono potenti e hanno molto da perdere». Il vicepresidente del Csm Fabio Pinelli ripassa l'aratro sullo stesso solco: «La libertà si recupera, la reputazione è più difficile perché gli spazi di ripristino in sede giudiziaria sono meno efficienti», chiosa Pinelli davanti ai suoi (ex) colleghi. Eccola, la logica dentro la riforma, ancora «in fase di elaborazione» che sogna il centrodestra. Ripartire da una pena «certa, rapida e proporzionata» ma anche «equilibrata», che tenda «alla rieducazione del detenuto». Il Guardasigilli non ha fretta di chiuderla se non entro questa legislatura, «in tempi compatibili con il loro contenuto», senza anticipare nulla nel merito «perché sarebbe irriverente». Si parte da prescrizione e improcedibilità previste dalla riforma Cartabia, legge che rischia di impaludare ancor di più i processi che vorrebbe semplificare anche per «una serie di limitazioni dovute all'eterogeneità della coalizione che sosteneva l'ex Guardasigilli». Come conferma ancora Pinelli, quando evoca «la rincorsa del legislatore» che rischia d'ingenerare «situazioni di complessità a volte ingestibili» col rischio di «incomprensione sfiduciata presso i cittadini». Ecco perché sui decreti attuativi della Cartabia Nordio invoca un tavolo tecnico. E sulla separazione delle carriere tra magistratura inquirente e giudicante, su cui l'Anm ha già costruito le barricate, l'ex magistrato Nordio ribadisce che «fa parte del nostro programma» ma auspica di poter affrontare il tema «con tutte le parti e senza pregiudizi ideologici». Parole che piacciono anche a Silvio Berlusconi («Finalmente un Guardasigilli di cultura garantista»), che annuncia «numerose proposte di riforma» in cantiere dentro Forza Italia.
Anche Azione-Italia viva raccoglie la sfida su carriere, prescrizione, abuso d'ufficio e custodia cautelare con Enrico Costa, presidente della Giunta per le Autorizzazioni: «Speriamo che l'elaborazione non si impantani nelle divisioni della maggioranza o nelle sabbie mobili del ministero zeppo di toghe fuori ruolo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.