"Ineccepibile in Europa". Anche Monti elogia il governo Meloni

Il senatore a vita Mario Monti plaude all'azione del governo Meloni in Europa. Poi, rivolgendosi direttamente al premier: “Lei ha l'occasione di essere preziosa in Europa"

"Ineccepibile in Europa". Anche Monti elogia il governo Meloni

Ineccepibile: questo il giudizio di Mario Monti sull’azione del governo guidato da Giorgia Meloni in Europa. Nel suo intervento al Senato nel dibattito sulle comunicazioni del primo ministro in vista del prossimo Consiglio europeo, il senatore a vita ha ricordato il suo monito circa il modo in cui l’esecutivo sarebbe stato in Europa e si sarebbe rapportato con l’Unione europea, ponendo l’accento sull’operato. “A distanza di qualche settimana, sono lieto di poter dire che mi sembra che questo sia stato positivo, quasi ineccepibile, al di là forse di qualche schermaglia pittorescamente inevitabile ma non particolarmente utile nel bilaterale con la Francia”, la sua analisi.

Il monito di Monti

Nel corso della sua analisi, Monti si è soffermato sulla postura dell’Italia in Europa, consigliando al presidente Meloni di non cadere nel protagonismo: “Un governo come il suo convinto, penso in buona fede, che i precedenti governi siano da 'italietta' può essere molto tentato dal protagonismo. Perché il protagonismo fa piacere a chi lo esercita e dà grande soddisfazione all’opinione pubblica. Ma ci sarà qualche volta un’alternativa tra protagonismo e risultati. Certe volte battersi per il protagonismo non è la strategia migliore per ottenere i risultati”.

Esponendo le sue tesi, Monti ha ricordato che il suo governo avrebbe potuto ottenere un grande capitale di consenso in Italia sbattendo i pugni sul tavolo contro la austerità tedesca, ma ha preferito ottenere il risultato con mesi e mesi di negoziato “per mettere nell'angolo la signora Merkel e togliere la camicia di forza tedesca alla Bce”.

Il consiglio alla Meloni

Monti ha poi consigliato al premier di non togliere mai l’occhio dal triangolo cruciale Italia-Francia-Germania. L’ex presidente del Consiglio s’è detto convinto che quando l'Italia sta con le proprie forze economiche e finanziarie sulle proprie gambe in Europa - come in questo momento - può avere un ruolo particolarmente importante, senza dichiarare protagonismi, soprattutto quando Pargi e Berlino non sono perfettamente allineate tra loro.

Poi, rivolgendosi direttamente alla Meloni: “Lei ha l'occasione di essere preziosa in Europa, portando un grande ricavo per l’Italia, se riuscirà, nel momento in cui Francia e Germania sono disallineate sulla governance economica e sulla politica di difesa, a esercitare una funzione maieutica e di mediazione a favore dell’Europa e dell'Italia”.

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