Rapporto Ecri, Tajani: "Protesta formale, è inaccettabile"

Il ministro degli Esteri ha commentato il rapporto Ecri difendendo le forze dell'ordine dagli attacchi: "È veramente inaccettabile quello che è stato scritto"

Rapporto Ecri, Tajani: "Protesta formale, è inaccettabile"
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Antonio Tajani a 4 di Sera su Rete4, ha affrontato i temi più importanti dell'attualità politica, partendo dal rapporto Ecri: "Stamattina ho dato mandato al nostro rappresentante permanente presso il Consiglio d'Europa di elevare formale protesta contro quello che hanno scritto su di voi, perché è una vergogna. Se ci sono delle forze che non sono razziste in Italia". Quelle siete voi che "vi prendete sputi, insulti, parolacce e anche botte. È veramente inaccettabile quello che è stato scritto".

Antonio Tajani, ringraziando le forze dell'ordine presenti a Pescara per garantire la sicurezza del G7, ha spiegato che "questo G7 si sta rivelando un grande successo. Come avete letto sui giornali, ieri per la prima volta siamo riusciti a fare arrivare nello stesso posto, israeliani, palestinesi e libanesi. Tutto si è svolto nella maniera migliore, senza disordini, con una grande sicurezza, con un'organizzazione perfetta". Ma c'è stato anche il tempo di parlare dei centri in Albania, sottolineando "non c'è nessun campo di concentramento, basta vedere le camere dove andranno queste persone, prima di essere riportate nei loro paesi. L'Albania è un Paese candidato ad entrare in Ue. Quale colonizzazione?".

Un intervento duro, quello del ministero degli Esteri: "Figuriamoci se noi trattiamo male le persone. È solo propaganda, sembrano Totò quando parlano perché non sanno quello che dicono". E poi, stando sul tema e tornando sul caso dei giudici che hanno bloccato il trattenimento dei migranti nei centri in Albania, il ministro degli Esteri ha spiegato che "in Italia c'è una separazione dei poteri tra Governo, Parlamento e magistratura. Ma è il Parlamento che fa le leggi". Il bilancio dei 2 anni di governo da parte di Antonio Tajani è senz'altro positivo "abbiamo altri tre anni per governare", che ha sottolineato che "l'occupazione e l'export sono cresciuti, lo spread è diminuito, il ruolo internazionale dell'Italia è migliorato".

Questi sono anche i giorni delle battaglie interne nelle opposizioni, con un campo largo che è svanito prima ancora di esistere. "Elly Schlein, poverina, lei cerca di fare una campagna molto di sinistra, ma non c'è un elettorato moderato che guarda al Pd e poi le cose che dice Schlein non sono vere", ha spiegato il ministro degli Esteri.

Oggi è anche il giorno il cui il M5s si è sfasciato, con Giuseppe Conte che ha "licenziato" Beppe Grillo. "È una guerra civile quella che c'è dentro il Movimento 5 Stelle. Non voglio speculare ma quel progetto sta svanendo, sfuma però è una questione loro", ha concluso il ministro degli Esteri.

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